Opere di urbanizzazione a scomputo
Il Consiglio di Stato ha affermato che le domande alle quali si deve rispondere per ammettere una data opera, che il privato intende realizzare, allo scomputo quale opera di urbanizzazione sono tre:
1) l’opera rientra in astratto tra le opere di urbanizzazione previste dall’art. 16, co. 7 d.P.R. 380/2001?
2) l’opera rientra in concreto tra quelle di cui un dato insediamento ha bisogno per essere realizzato in modo ordinato e consono?
3) il Comune, nella sua discrezionalità , ritiene che l’opera possa effettivamente essere realizzata a scomputo?
Nel caso di specie, il privato intendeva realizzare una rotatoria a scomputo, ma essa era ritenuta dal Comune in concreto non funzionale ai vicini comparti edificatori (mancando così il requisito di cui alla seconda domanda).
Post di Daniele Iselle
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Io ricordo che per l’esecuzione di opere di U. 2’ e di opere esterne all’ambito di intervento-
Una convenzione riportava in un articolo:
Il presente P d,L prevede anche l’esecuzione di opere di U. esterne all’ambito di intervento (ricadenti in area demaniale) che per la loro natura sono da ascrivere tra le opere di U. 2’, in quanto non costituenti semplici allacciamenti, ma infrastrutture di servizio di interesse generale e cioè:
– Nuovo ponte di accesso (sede viaria, marciapiede verde e opere infrastrutturali); tali opere saranno realizzate a scomputo dagli oneri di U. 2’-
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