In sede di approvazione di un piano attuativo altrui deve astenersi anche il consigliere comunale progettista di altri piani approvati

12 Nov 2014
12 Novembre 2014

Il TAR di Reggio Calabria aveva ritenuto che consigliere comunale che sia un professionista che operi nel settore dell'urbanistica e che abbia presentato al comune altri piani attuativi, già approvati dal comune, non può partecipare alla discussione e alla votazione di un altro piano attuativo (sebbene non lo riguardi), a pena di violazione   dell’art. 78 comma 2 del Dlgs 267/2000, dovendo riconoscersi “una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione” e quegli “specifici interessi dell'amministratore”, derivanti dalla tutela della propria attività professionale. La sentenza del TAR è stata poi confermata dal Consiglio di Stato. Read more →

Non spetta al curatore fallimentare rimuovere i rifiuti

12 Nov 2014
12 Novembre 2014

Il T.A.R. Milano ricorda il pensiero della costante giurisprudenza in materia di smaltimento dei rifiuti da parte del curatore fallimentare: in assenza di una sua colpa, infatti, non spetta a questo soggetto rimuovere i rifiuti. Read more →

Le scelte urbanistiche vanno motivate?

12 Nov 2014
12 Novembre 2014

Il T.A.R. Bolzano ribadisce che, di regola, le scelte urbanistiche di un ente locale non vanno puntualmente motivate perché si tratta di decisioni connotate da forte discrezionalità amministrativa. Ovviamente questo principio non vale laddove ci siano degli interessi qualificati e/o delle aspettative giuridicamente rilevanti dei privati. Read more →

Quante tipologie di controinteressato esistono?

12 Nov 2014
12 Novembre 2014

Il T.A.R. Milano si occupa delle diverse tipologie di controinteressato, ovvero quello formale/tecnico, quello sopravvenuto e quello sostanziale/occulto. Read more →

Convertito il decreto legge 132/2014 in materia di processo civile

11 Nov 2014
11 Novembre 2014

Pubblichiamo il testo del decreto legge 12 settembre 2014, n. 132 (Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell'arretrato in materia di processo civile. (14G00147),  coordinato con la legge di conversione 10 novembre 2014, n. 162.

decreto legge 132 del 2014, coordinato con la legge di conversione

Se la costruzione non rispetta la distanza legale e il vicino fa causa il progettista paga i danni che il suo cliente subisce

11 Nov 2014
11 Novembre 2014

La Corte d’Appello di Venezia stabilisce che sussiste la responsabilità professionale del progettista e/o direttore lavori se le opere realizzate non sono conformi alla diposizioni legislative /o comunali in materia di distanze e il vicino vince una causa per la demolizione. In queste casi, infatti, il cliente ha diritto di essere tenute indenne dal professionista di tutte le spese (processuali e non) collegate alla realizzazione dell’opera abusiva, salvo che il professionista abbia agito come mero esecutore degli ordini impartiti (nudus minister) ovvero il cliente abbia mantenuto un costante controllo (di fatto e/o tecnico) sulla realizzazione del manufatto. Read more →

Il silenzio assenso sul condono presuppone la completezza della documentazione e il versamento integrale degli oneri concessori e di oblazione

11 Nov 2014
11 Novembre 2014

Il TAR Milano ricorda che la formazione del silenzio assenso sulla domanda di condono edilizio presuppone la completezza della documentazione allegata alla domanda, oltre che il versamento integrale delle somme dovute a titolo di oneri concessori e di oblazione. Di conseguenza non si forma il silenzio assenso se l'interessato aveva calcolato l’oblazione da corrispondere nella misura del 50% del dovuto, in asserita (ma non fondata) applicazione dell’art. 34 della legge 47/1985 e della circolare del Ministero dei Lavori Pubblici 17.6.1995, n. 2241. Read more →

Una strada pubblica va declassificata a strada privata se essa non garantisce più il perseguimento di un fine pubblico

11 Nov 2014
11 Novembre 2014

Segnaliamo una sentenza del TAR Emilia Romagna in materia di declassificazione di una strada pubblica in privata. L’art. 3, comma 1, n. 52), del Codice della Strada (d.lgs. n. 285/1992) individua la specifica categoria delle strade vicinali, definite come le «strade private fuori dai centri abitati ad uso pubblico», mentre il precedente art. 2, al comma 9, stabilisce che “quando le strade non corrispondono più all’uso e alle tipologie di collegamento previste sono declassificate … I casi e la procedura per tale declassificazione sono indicati dal regolamento”, regolamento (d.P.R. n. 495/1992) che a propria volta disciplina la declassificazione delle strade all’art. 3, ove si definisce tale adempimento formale come il “passaggio da una all’altra delle classi previste dall’articolo 2, comma 6, del codice”: in quest’ottica è stato chiarito che l’atto di declassificazione di una strada pubblica può implicarne la trasformazione in strada privata, qualora essa abbia perduto la condizione di bene idoneo a garantire il perseguimento di un fine pubblico. Read more →

Sui limiti della giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche

11 Nov 2014
11 Novembre 2014

Il TAR Veneto dichiara il proprio difetto di giurisdizione sulla controversia relativa al progetto definitivo di sbarramento antintrusione salina alla Foce del Fiume Brenta in Comune di Chioggia (barriera contro la risalita delle acque dell’Adriatico lungo il corso del Brenta). Non spetta al TAR neanche la domanda di risarcimento dei danni. Al contrario, non spetta al Tribunale Superiore delle Acque la controversia riguardante i conseguenti bando di gara e atti connessi, trattandosi di una questione  concernente atti inseriti in un procedimento non direttamente finalizzato ad incidere sul regime delle acque pubbliche, ma in cui rileva esclusivamente l'interesse al rispetto delle norme di legge nella procedura amministrativa dell’affidamento dell’appalto di opere relative a tali acque. Read more →

Il comune può disciplinare le recinzioni perchè suscettibili di alterare l’assetto territoriale e ambientale

11 Nov 2014
11 Novembre 2014

Il TAR Toscana afferma che il Comune negli strumenti urbanistici può dettare ragionevoli prescrizioni in materia di recinzioni, perchè non può dubitarsi del fatto che anche le opere di recinzione di un fondo siano suscettibili di comportare un’alterazione dell’assetto territoriale e ambientale dell’area interessata, precisando che ciò dipende dalla tipologia delle opere medesime e dei materiali utilizzati. Read more →

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