Accesso agli atti e tempestività dell’impugnazione dei titoli del vicino
Il TAR Veneto ha affermato che la richiesta di accesso agli atti formulata dal ricorrente nel 2021, dopo quasi due anni dal trasferimento della residenza, che gli consentiva di percepire la lesione derivante dai titoli edilizi rilasciati ai controinteresssati nel periodo 1990-2012, non è idonea a riaprire o differire i termini di proposizione del ricorso, perché se da un lato deve essere assicurata al vicino la tutela in sede giurisdizionale dei propri interessi nei confronti di un intervento edilizio ritenuto illegittimo, dall’altro deve parimenti essere salvaguardato l’interesse del titolare del PdC a che l’esercizio di detta tutela venga attivato senza indugio e non irragionevolmente differito nel tempo, determinando una situazione di incertezza delle situazioni giuridiche di diritto pubblico contraria ai principi ordinamentali.
L’azione di annullamento dei titoli edilizi del vicino è stata quindi dichiarata irricevibile.
Post di Alberto Antico – avvocato
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