Alloggi universitari e PNRR: una deroga a quasi tutto?

04 Mar 2024
4 Marzo 2024

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 52 del 02.03.2024) il d.l. 2 marzo 2024, n. 19, entrato in vigore il 02.03.2024, concernente ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR, disponibile al link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-03-02&atto.codiceRedazionale=24G00035&elenco30giorni=false.

L’art. 17, co. 1, lett. c del decreto-legge introduce l’art. 1-quater alla l. 338/2000, che contiene disposizioni in materia di alloggi e residenze per studenti universitari.

Questo nuovo articolo prevede che, al fine di favorire la dotazione di alloggi e residenze per studenti mediante l’utilizzo del patrimonio edilizio esistente, nell’ambito della Riforma 1.7 della Missione 4, Componente 1, del PNRR, sia sempre ammesso il mutamento di destinazione d’uso funzionale all’impiego di tali immobili quali residenze universitarie anche in deroga alle eventuali prescrizioni e limitazioni previste dalle previsioni degli strumenti urbanistici.

Il cambio d’uso si realizza mediante SCIA. Per gli immobili soggetti a vincolo paesaggistico, il cambio d’uso è lecito ove siano mantenuti sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell’edificio preesistente e non siano previsti incrementi di volumetria, mediante una SCIA e una segnalazione alla Soprintendenza che, in caso di accertata carenza di tali requisiti, nel termine di 30 giorni dal ricevimento della segnalazione, adotta i motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa.

Sugli edifici in parola permane un vincolo di destinazione funzionale per la durata prevista dal decreto di finanziamento, o comunque per una durata non inferiore a 12 anni.

Sia consentito esprimere una preoccupazione per questo tipo di normative, che lasciano intendere come il legislatore stesso ritenga limitante la selva di disposizioni di diritto urbanistico e, invece, di semplificare la normativa, introduce numerose ipotesi di deroghe parcellizzate, che non aiutano la semplicità e la coerenza del sistema.

Post di Daniele Iselle

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