Si può chiedere al TAR di accertare la legittimità delle proprie opere edilizie?

17 Lug 2025
17 Luglio 2025

Il TAR del Lazio, Sede di Roma ha affermato che la pronuncia di mero accertamento autonoma è ammessa, oltre che nelle ipotesi in cui vengano in rilievo diritti soggettivi, anche, in via residuale, nell’ambito della giurisdizione generale di legittimità solo in presenza di una situazione di obiettiva incertezza ingenerata dalla stessa P.A. e laddove non siano praticabili i rimedi di tutela tipizzati.

Non rientra in questa casistica l’accertamento della legittimità di opere edilizie, tanto più se il privato ne ha domandato la sanatoria, con ciò ammettendo la loro (originaria) abusività.

Post di Alberto Antico – avvocato

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2 replies
  1. Anonimo says:

    Il cittadino può chiedere al Comune di accertare la legittimità delle sue opere edilizie.
    Mi permetto di dissentire da questa impostazione.
    Il Comune non può essere chiamato a sostituirsi al tecnico di parte del cittadino.
    Verificare la legittimità urbanistica di un’opera richiede un’attività tecnica, complessa, documentale e interpretativa, che non rientra tra le attribuzioni dell’ufficio pubblico, se non nell’ambito di procedimenti formalizzati e previsti dalla legge.
    Pensare che l’amministrazione debba esprimersi su richiesta, in via generale e preventiva, su opere già esistenti, significherebbe travisare il suo ruolo: da ente pubblico di controllo, a consulente tecnico privato.
    Sarebbe, oltre che giuridicamente infondato, anche un aggravio improprio per gli uffici, non previsto da alcuna norma.
    In sintesi: chiedere al Comune di accertare la legittimità di opere edilizie, fuori da un procedimento specifico, è una forzatura. È come dire, semplificando, “Ufficio tecnico, fai tu il lavoro del mio geometra”. Non è così che funziona il sistema.

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  2. Anonimo says:

    VA IN LINEA con quanto diceva l’avv. Ciscato nell’incontro di Asiago del 3 luglio scorso: Si può chiedere al Comune di accertare la legittimità delle proprie opere edilizie?

    La tesi secondo cui il cittadino possa rivolgersi al Comune, in alternativa a un tecnico di parte, per ottenere un accertamento sulla legittimità delle opere edilizie:

    -è giuridicamente infondata;
    -snatura le competenze dell’amministrazione pubblica;
    -è smentita dalla giurisprudenza, che esclude forme di accertamento “a richiesta” fuori dai procedimenti previsti;
    La tesi secondo cui un cittadino possa “chiedere al Comune di accertare la legittimità delle proprie opere edilizie” non è fondata né normativamente né giurisprudenzialmente.

    Quindi, anche una richiesta informale al Comune, al posto dell’intervento di un tecnico di parte, non ha valore giuridico, né obbliga l’ente a rispondere.

    Rischio di autodenuncia
    Presentare al Comune una richiesta generica di “verifica della legittimità” può essere rischioso se l’opera è in parte abusiva: l’amministrazione, anziché rispondere con un parere, può, anzi, deve avviare un procedimento sanzionatorio.

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