Titoli edilizi: poteri della pubblica amministrazione, del giudice ordinario e del giudice amministrativo
Nel caso di specie, il privato impugnava il PdC del vicino, che autorizzava una sopraelevazione, eccependo la violazione dello strumento urbanistico comunale nel computo dei volumi e delle altezze, poiché il G.O. in una sentenza tra le Parti aveva escluso che un dato piano del fabbricato del titolare del PdC potesse dirsi interrato.
Il TAR Sardegna ha portato chiarezza sul ruolo dei vari poteri dello Stato in materia edilizia:
- il G.O. accerta l’eventuale realizzazione di un manufatto in violazione delle norme civilistiche in materia di distanze e distacchi, con la correlata tutela ripristinatoria nei confronti del proprietario confinante;
- la P.A. deve valutare le istanze di titolo edilizio esclusivamente in ragione del rispetto della disciplina urbanistica ed edilizia vigente, facendo salvi i diritti dei terzi;
- il G.A. conoscerĂ della legittimitĂ del titolo edilizio sulla base delle stesse norme di cui la P.A. deve fare applicazione.
Pertanto, le decisioni del G.O. non possono condizionare la P.A.
Post di Alberto Antico – avvocato
Questo contenuto è accessibile solo agli abbonati. Se sei abbonato, procedi con il login. Se vuoi abbonarti, clicca su "Come registrarsi" sulla colonna azzurra a destra
Leave a Reply
Want to join the discussion?Feel free to contribute!