Pianificazione urbanistica ed errata rappresentazione grafica dell’esistente
Il TAR Veneto sottolinea che l’esistenza di errori di dimensionamento delle superfici e dei volumi non può, di per sé sola, qualificare come illogiche e irrazionali le scelte pianificatorie comunali; peraltro, ricorda che ai sensi della l. R.V. n. 61/1985, lo strumento urbanistico generale deve riportare solamente gli edifici significativi esistenti e le aree ad essi pertinenti, rimandando per ogni descrizione di dettaglio al piano particolareggiato.
Post di Alessandra Piola – avvocato
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Riporto cosa dicono le norme in genere:
Nell’eventuale contrasto tra elaborati a scala diversa, prevalgono le indicazioni contenute negli
elaborati a scala maggiormente dettagliata.
Nel caso di contrasto tra le N.T.O. e il Repertorio normativo (R.N.) prevalgono le disposizioni di
quest’ultimo.
Nel caso di contrasto tra la planimetria del P.I. ed i dati derivanti dal rilievo topografico dei luoghi, ai
fini della istituzione dei vincoli e della definizione esecutiva dei parametri urbanistici ed edilizi
previsti dal P.I., prevalgono i dati del rilievo topografico.
Per la definizione esecutiva degli allineamenti e dei perimetri previsti dal PI e conseguentemente, delle
superfici e del volume edificabile, valgono gli allineamenti e i perimetri ottenuti dal trasferimento
delle previsioni di cui alla tavola in scala di maggiore dettaglio del PI su cartografia catastale e
successivo rilievo topografico dell’area interessata dall’intervento.
In sede di attuazione del PI eventuali errori catastali ed operativi, imprecisioni delle mappe o
dell’elenco dei proprietari rispetto ai dati reali, non pregiudicano la validità dei vincoli derivanti dal
piano.
Ai fini sia dell’applicazione dei vincoli sia della definizione esecutiva delle opere, delle superfici e del
volume edificabile, i dati derivanti dal rilievo topografico del terreno prevalgono sui perimetri e/o le
superfici risultanti dalle planimetrie catastali e/o dalle planimetrie del PI.
Negli elaborati grafici sono rappresentati i limiti delle aree di vincolo (stradale, idraulico, elettrodotto,
paesaggistico, ecc.): le grafie sono indicative e non costituiscono limite certo; conseguentemente i
limiti effettivi dovranno essere verificati puntualmente in sede di redazione dei progetti delle opere per
le varie tipologie di vincolo, anche sulla base delle disposizioni vigenti.
Nel caso di contrasto tra Relazione e N.T.O. prevale il contenuto di quest’ultimo.
Nel caso di contrasto tra Relazione ed elaborati grafici prevalgono le previsioni degli elaborati grafici.
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