Abuso edilizio sul suolo condominiale
Nel caso di specie, la proprietaria di un ristorante-pizzeria posto al piano terra di un condominio svolgeva la propria attività anche nell’area scoperta di proprietà del condominio, in forza di un contratto di locazione.
Per la copertura dei tavoli posti nell’area, la ristoratrice installava abusivamente un “tendone a caduta”, fissato su pilastri metallici.
A seguito dell’ordinanza di demolizione del Comune, il privato presentava istanza di sanatoria ex art. 36 d.P.R. 380/2001 e istanza di autorizzazione paesaggistica in sanatoria ex art. 146 d.lgs. 42/2004.
In un primo tempo l’amministratore condominiale trasmetteva informalmente l’assenso dei condomini. Poi però, il condominio comunicava ufficialmente al Comune di non aver mai autorizzato l’istanza di sanatoria.
Il TAR Veneto ha affermato che, stando così le cose, il Comune ha legittimamente denegato la sanatoria, per mancanza del nulla-osta condominiale.
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
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