Il silenzio-rigetto sull’istanza di sanatoria ex art. 36 del DPR 380 del 2001

20 Mar 2023
20 Marzo 2023

La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale sollevata dal TAR Roma avverso l’art. 36 T.U. edilizia, nella parte in cui qualifica l’inerzia della P.A. sulla relativa istanza come silenzio-rigetto.

In sostanza, il TAR si chiedeva: perché sull’istanza di condono si formava un silenzio-assenso, mentre sull’istanza di sanatoria un silenzio-diniego? E come fa il privato a difendersi in quest’ultimo caso, in cui non può capire quali profili in fatto o in diritto potrebbero impedire alla sua istanza di sanatoria di venire accolta?

La Corte ha ritenuto che il TAR non abbia adeguatamente approfondito l’attuale interpretazione della norma censurata.

A parere della Consulta, la giurisprudenza amministrativa prevalente qualifica il provvedimento di sanatoria – quale strumento a regime, non eccezionale come il condono – come attività vincolata: pertanto, il privato o dimostra di possedere la cd. doppia conformità (innanzi alla P.A. o al G.A.), oppure non può contare su alcuna discrezionalità da parte del Comune.

Post di Daniele Iselle

Questo contenuto è accessibile solo agli abbonati. Se sei abbonato, procedi con il login. Se vuoi abbonarti, clicca su "Come registrarsi" sulla colonna azzurra a destra

0 replies

Leave a Reply

Want to join the discussion?
Feel free to contribute!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC