26 Maggio 2016
Il TAR decide un ricorso col quale la ricorrente chiedeva l'annullamento di una ordinanza di demolizione di una recinzione abusiva in fascia di rispetto stradale (esterna al centro abitato, ma interna, secondo la ricorrente).
La ricorrente lamentava la violazione degli artt. 10, 31 e 37 del DPR 6 giugno 2001, n. 380, carenza e falsità dei presupposti ed illogicità, perché l’apposizione della recinzione sulla strada deve ritenersi attività edilizia libera in quanto esercizio dello ius exludendi alios, e quand’anche si volesse ravvisare la necessità di un titolo edilizio, questo sarebbe costituito da una denuncia di inizio attività, con la conseguenza che l’intervento abusivo potrebbe essere represso solo con una sanzione pecuniaria ai sensi dell’art. 37 del DPR 6 giugno 2001, n. 380, ma non con la demolizione, ferma restando l’erroneità della contestazione della violazione delle fasce di rispetto in quanto, nel centro abitato, ai sensi dell’art. 18 del Dlgs. 30 aprile 1992, n. 285, si possono costruire recinzioni a condizione che, come nel caso di specie, non ostacolino il campo visivo".
Il TAR ha ritenuto prevalenti le disposizioni sanzionatorie previste dal codice della strada rispetto alle questioni edilizie.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →
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