Un caso di demolizione impossibile
Nel caso di specie, il Comune irrogava un’ordinanza di demolizione per opere abusive realizzate in uno stabile condominiale.
Il privato provvedeva a comunicare formalmente in piĂą atti, tra cui una CILA, la necessitĂ di eseguire solo una demolizione parziale, per evitare il crollo del sovrastante balcone di aliena proprietĂ .
Il Comune, ignorando tale eccezione, irrogava la sanzione pecuniaria per mancata demolizione.
Il TAR Napoli ha annullato tale atto.
L’irrogazione della sanzione pecuniaria era stata emessa senza considerare che il privato avrebbe ottemperato all’ordine di demolizione, sebbene nei limiti delle sue possibilità , nel senso che giammai avrebbe potuto procedere a rimuovere i muri portanti del sovrastante balcone di proprietà di terzi e il muro di sostegno di una piccola scala di accesso alla proprietà altrui, senza mettere quanto meno a rischio la staticità dei predetti beni immobili e dell’intero fabbricato (poiché i predetti muri perimetrali avrebbero funzione strutturale ovvero da considerarsi parte integrante dello stato originario dell’immobile).
L’Ufficio tecnico comunale avrebbe dovuto, quantomeno, effettuare un sopralluogo svolto a verificare quanto dichiarato e asseverato dai tecnici di parte in ordine all’impossibilità della totale demolizione.
Post di Alberto Antico – avvocato
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