Principi utili in materia di repressione degli abusi edilizi
Il TAR Catania ha ribadito che:
- L’ordinanza di demolizione e il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale non necessitano della comunicazione di avvio del procedimento;
- Entrambi gli atti appena citati non devono soddisfare un particolare onere motivazionale. In particolare, non rileva l’affidamento del privato che per lungo tempo non abbia visto sanzionato il proprio abuso edilizio. Inoltre, l’interesse pubblico è in re ipsa nell’esigenza di reprimere un abuso edilizio;
- Il carattere precario di un’opera edilizia va desunto dalla finalità perseguita, cioè dall’uso che deve esserne fatto, senza che rilevino i materiali utilizzati o il fatto che l’opera sia o meno infissa al suolo;
- Non si può impugnare il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale sollevando motivi di censura che, però, hanno a che fare con il precedente ordine di demolizione;
- L’acquisizione delle opere abusive al patrimonio comunale comporta – come è logico – anche l’acquisizione del suolo ove esse insistono.
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
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