Interdittiva antimafia e decorso del tempo
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha affermato che i fatti sui quali si fonda l’interdittiva antimafia possono anche essere risalenti nel tempo nel caso in cui vadano a comporre un quadro indiziario complessivo, dal quale possa ritenersi attendibile l’esistenza di un condizionamento da parte della criminalità organizzata. Il mero decorso del tempo, di per sé solo, non implica la perdita del requisito dell’attualità del tentativo di infiltrazione mafiosa e la conseguente decadenza delle vicende descritte in un atto interdittivo, né l’inutilizzabilità di queste ultime quale materiale istruttorio per un nuovo provvedimento, occorrendo, piuttosto, che vi siano tanto fatti nuovi positivi quanto il loro consolidamento.
Nel caso di specie, il Prefetto aveva illegittimamente emanato un’interdittiva antimafia, basandosi su fatti accaduti 12 anni prima, senza però valutare le circostanze favorevoli successivamente occorse.
Post di Alberto Antico – avvocato
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