L’invio per posta ordinaria di un’offerta di gara può costituire alternativa al plico raccomandato?
Il TAR Piemonte si è di recente espresso in merito alla possibilità di ritenere ammissibile un’offerta di gara pervenuta con posta ordinaria successivamente al termine previsto dal bando.
Il Giudice amministrativo ha negato tale possibilità: in particolare, ha specificato che, anche ad interpretare estensivamente la norma del bando che richiedeva l’alternatività tra la consegna a mani e la trasmissione mediante plico raccomandato, quest’ultima potrebbe eventualmente essere sostituita solamente con una raccomandata senza avviso di ricevimento ovvero con posta celere. Solo queste ultime sono infatti forme che assicurano la prova della consegna del plico, mentre ciò non avviene con la posta ordinaria.
Post di Alessandra Piola – dottoressa in Giurisprudenza
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