SCIA ed autotutela
Il T.A.R. ricorda che decorsi i trenta giorni dalla presentazione della SCIA, il Comune può inibire l’opera solo con l’autotutela.
Il T.A.R. ricorda che decorsi i trenta giorni dalla presentazione della SCIA, il Comune può inibire l’opera solo con l’autotutela.
Il T.A.R. Veneto chiarisce il contenuto del ricorso avverso il silenzio, ex art. 31 e 117 del c.p.a., indicando le ipotesi in cui l’ente è obbligato a rispondere ad una richiesta da parte del privato. La sentenza che si commenta, inoltre, è interessante anche per il merito trattato, ovvero la soppressione della sede giudiziaria di Bassano del Grappa in seguito alla riorganizzazione delle sedi/uffici giudiziari disposti dal Ministero della Giustizia.
Il T.A.R. si sofferma sul c.d. principio della continuità della gara cristallizzato dall’art. 71 del R.D. n. 827/1924. Il Collegio afferma che, per censurare l’eccesiva durata delle operazioni, bisogna dimostrare il vulnus connesso a tale modus procedendi.
Il T.A.R. conferma l’autonomia, almeno in astratto, dell’azione risarcitoria, ex artt. 30 e 34 c.p.a., rispetto a quella di annullamento del provvedimento amministrativo. Nonostante ciò, ritiene legittimo negare la pretesa risarcitoria allorquando il danno poteva essere evitato ricorrendo ad un’azione impugnatoria.
Il T.A.R. afferma che è, ai fini della validità dell'atto di intervento, sufficiente la firma apposta sull’originale dell’atto. La sua mancanza nelle copie notificate e/o depositate, infatti, non rende nullo il ricorso. Nella medesima sentenza si statuisce che gli intervenienti ad opponendum, contrariamente a quelli ad adiuvandum, non sono soggetti al termine decadenziale dei sessanta giorni per proporre il relativo ricorso.
Il TAR precisa che i vincoli di inedificabilitĂ lungo le strade imposti dal PRG in misura maggiore rispetto a quelli previsti dalla normativi statale, non impediscono il rilascio del condono edilizio nella zona che eccede quella prevista dalla normativa statale. Read more →
Il TAR respinge la tesi secondo la quale i volumi tecnici sarebbero sempre sanabili in zona vincolata, non costituendo volumi in senso urbanistico. Il problema, infatti, riguarda non la classificazione urbanistica di un manufatto, ma la sua idoneitĂ ad alterare la percezione del paesaggio. Read more →
Il T.A.R. ricorda la normativa che prevede il pagamento dei canoni per l’occupazione del suolo pubblico al fine di consentire l’attraversamento delle condutture idriche, elettriche e di telecomunicazione. Read more →
Il TAR si occupa dell'obbligo del Comune di restituire gli oneri quando sia intervenuta la decadenza del titolo edilizio, facendo riferimento all'articolo 2033 del codice civile. Il TAR spiega i differenti presupposti per ottenere la restituzione, da un lato, nel caso in cui gli oneri siano stati  materialmente versati al Comune e, dall'altro lato, nel caso in cui, invece, sia stata stipulata una convenzione per la realizzazione di opere a scomputo. Il TAR si occupa anche del problema della restituzione nel caso in cui siano state realizzate alcune opere interrate. Read more →
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