Author Archive for: SanVittore

L’edificazione di case popolari non è soggetta al costo di costruzione

31 Dic 2024
31 Dicembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che agli immobili realizzati da ATER, per la locazione a canone predeterminato in favore dei cittadini più bisognosi, si applica l’art. 17, co. 1 d.P.R. 380/2001, secondo cui nei casi di edilizia abitativa convenzionata, relativa anche ad edifici esistenti, il contributo afferente al PdC è ridotto alla sola quota degli oneri di urbanizzazione, qualora il titolare del permesso si impegni, a mezzo di una convenzione con il Comune, ad applicare prezzi di vendita e canoni di locazione determinati ai sensi della convenzione-tipo prevista dal successivo art. 18.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Pubblicati in G.U. i requisiti per l’assunzione da parte dei Comuni della denominazione di Città di identità

30 Dic 2024
30 Dicembre 2024

Con il decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste del 12 dicembre 2024 (pubblicato in G.U., Serie generale n. 303 del 28.12.2024), sono stati definiti i requisiti per l’assunzione da parte dei Comuni della denominazione di «città di identità», nonché i requisiti e le modalità per l’iscrizione nel Registro delle associazioni nazionali delle città di identità.

Si fa riferimento all’art. 40 l. 206/2023, secondo cui, al fine di assicurare la più ampia partecipazione degli operatori dei settori agricoli nella pianificazione strategica degli interventi di valorizzazione e di promozione delle produzioni di pregio e di alta rinomanza, è istituito presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste il Registro delle associazioni nazionali delle città di identità.

Si definiscono «città di identità» le città o realtà territoriali che si caratterizzano per le produzioni agricole di pregio, in cui operano organismi associativi a carattere comunale aventi lo specifico scopo di promuovere e valorizzare le identità colturali dei loro territori nei mercati nazionali e internazionali.

I Comuni, anche compresi nei distretti del prodotto tipico italiano ex art. 39 l. cit., in cui hanno sede i luoghi della produzione agricola di pregio in parola che possiedono i requisiti indicati dal decreto, assumono la denominazione di città di identità.

Il decreto è disponibile al seguente link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-12-28&atto.codiceRedazionale=24A06930&elenco30giorni=false.

Post di Alberto Antico – avvocato

Clausola risolutiva espressa in una convenzione urbanistica e diffida ad adempiere

30 Dic 2024
30 Dicembre 2024

Nel caso di specie, il Comune si avvaleva della clausola risolutiva espressa prevista in una convenzione di lottizzazione, dopo aver scoperto che la fideiussione prestata dal privato e da una società estera era contraffatta.

Il TAR Veneto ha affermato che, in tale fattispecie, trova applicazione l’art. 1456 c.c., che prevede un’ipotesi di risoluzione di diritto. Non c’è quindi bisogno della previa diffida ad adempiere, tutt’altro istituto regolato dall’art. 1454 c.c.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Clausola risolutiva espressa in una convenzione urbanistica e affidamento del privato

30 Dic 2024
30 Dicembre 2024

Nel caso di specie, il Comune si avvaleva della clausola risolutiva espressa prevista in una convenzione di lottizzazione, dopo aver scoperto che la fideiussione prestata dal privato e rilasciata da una società estera era contraffatta.

Il TAR Veneto ha affermato che avvalersi di tale clausola non integra un atto di autotutela ai sensi dell’art. 21-nonies l. 241/1990, a fronte del quale occorrerebbe motivare in merito all’affidamento maturato (non sussistente peraltro, in ragione della presentazione di una fideiussione falsa).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Clausola risolutiva espressa in una convenzione urbanistica e competenza ad avvalersene

30 Dic 2024
30 Dicembre 2024

Nel caso di specie, il Comune si avvaleva della clausola risolutiva espressa prevista in una convenzione di lottizzazione, dopo aver scoperto che la fideiussione prestata dal privato e rilasciata da una società estera era contraffatta.

Il TAR Veneto ha affermato che, in tale fattispecie, opera la competenza generale e residuale della Giunta comunale, la quale è deputata a emettere il provvedimento con cui il Comune si avvale di tale clausola, che non riveste carattere programmatico, ma di concreta gestione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il deposito di memorie e documenti al TAR deve avvenire entro le ore 12.00 dell’ultimo giorno utile

28 Dic 2024
28 Dicembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che il deposito effettuato avvalendosi del cd. processo amministrativo telematico (P.A.T.) è possibile fino alle ore 24.00, ma se effettuato l’ultimo giorno utile rispetto ai termini ex art. 73, co. 1 c.p.a., ove avvenga oltre le ore 12.00 si considera – ai fini della garanzia dei termini a difesa e della fissazione delle udienze camerali e pubbliche – effettuato il giorno successivo ed è quindi tardivo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Riunione dei ricorsi al G.A.

28 Dic 2024
28 Dicembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che ai sensi dell’art. 70 c.p.a. la riunione dei ricorsi è rimessa ad una valutazione discrezionale del giudice sulla base di valutazioni di opportunità e di economia processuale.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Rimedi avverso il silenzio della P.A.

27 Dic 2024
27 Dicembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che al di fuori delle ipotesi espressamente codificate, contro la violazione dei termini di conclusione del procedimento il rimedio generale è quello dell’azione contra silentium ex art. 31 e 117 c.p.a.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Giurisdizione in materia di accordi sostitutivi del provvedimento

27 Dic 2024
27 Dicembre 2024

Il TAR Veneto ha ricordato che le controversie che riguardano la formazione, la conclusione e l’esecuzione di un accordo sostitutivo del provvedimento amministrativo, ex art. 11 l. 241/1990, appartengono alla giurisdizione esclusiva del G.A., ai sensi dell’art. 133, co.1, lett. a, n. 2 c.p.a.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Fonti Energia Rinnovabili (FER): problemi interpretativi del D. Lgs. 190/2024

24 Dic 2024
24 Dicembre 2024
A proposito di impianti FER, ho dato un’occhiata al D. Lgs. 190/2024, sui regimi amministrativi per gli impianti di produzione di energie alternative.
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Non so cosa ne pensiate, ma a mio avviso il nuovo provvedimento rende ancora più complesso l’intreccio tra i regimi che ne costituiscono l’oggetto e quelli riguardanti i titoli edilizi.
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Basti pensare all’art. 1, comma 1, il cui secondo periodo recita “Restano ferme le disposizioni urbanistiche e la normativa tecnica di cui al testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, ai soli fini dell'acquisizione del titolo edilizio necessario alla realizzazione delle costruzioni e delle opere edilizie costituenti opere connesse o infrastrutture indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli impianti”.
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Il riferimento alla “normativa tecnica” potrebbe far pensare alla sola Parte II del DPR 380/2001 (artt. da 52 a 135-bis), ma in realtà tale normativa viene correlata alla “acquisizione del titolo edilizio necessario alla realizzazione delle costruzioni e delle opere edilizie …”, per cui tutto il DPR 380/2001 finisce per essere coinvolto.
Che dire, poi, del terzo periodo dello stesso art. 1, comma 1, laddove stabilisce che “Per gli interventi di cui al primo periodo resta altresì fermo quanto previsto al capo VI del titolo IV del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001”, visto che il Titolo IV si suddivide in soli due Capi, mentre l’unico Capo VI costituisce una partizione della Parte II (errore ribadito nella nuova formulazione dell’art. 6 del DPR 380/2001, contenuta nell’art. 14, comma 10, del D. Lgs. 190/2024).
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L’impressione – avvalorata anche da quanto evidenziato nel Dossier di Camera e Senato sullo Schema di decreto legislativo (Atto del Governo n. 187) - è che con l’abrogazione di talune delle disposizioni indicate nell’Allegato D vengano meno i presupposti per considerare attività di edilizia libera e/o manutenzione ordinaria ai sensi del DPR 380/2001 interventi per la realizzazione di impianti di produzione di energia FER anche diversi da quelli indicati nelle lett. a-bis) ed e-quater) dell’art. 6 del TUE, oggetto, quest’ultime, di espressa abrogazione.
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Altro sintomo di scoordinamento tra disciplina FER e disciplina edilizia la ravviso anche nell’art. 11, comma 6, del D. Lgs. 190/2024, che fa salve, tra l’altro “le sanzioni e oblazioni disciplinate dal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, per gli interventi realizzati ai sensi dell'articolo 7 in violazione della disciplina edilizia e urbanistica …” [come se non fossero configurabili violazioni alla disciplina edilizia e urbanistica anche nell’esecuzione degli interventi di cui all’art. 8 (procedura abilitativa semplificata) e 8 (autorizzazione unica)].
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Post del dott.  Roberto Travaglini - Confindustria Vicenza
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