Author Archive for: SanVittore

L’ampliamento della casa rurale (in vigenza della l.r. Veneto 24/1985)

05 Mar 2024
5 Marzo 2024

Il TAR Veneto ha offerto un’interpretazione dell’art. 4, co. 1 l.r. Veneto 24/1985 – oggi abrogato – nella parte in cui all’interno delle zone agricole ammette “anche l’ampliamento fino al volume massimo, compreso l’esistente, di mc 800” delle sole “residenze stabilmente abitate da almeno 7 anni”.

La disposizione in esame non può essere interpretata nel senso di richiedere il mantenimento, per almeno sette anni, della residenza anagrafica all’interno dell’immobile quanto, piuttosto, il meno stringente requisito della destinazione continuativa all’uso di abitazione.

Post di Daniele Iselle

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Alloggi universitari e PNRR: una deroga a quasi tutto?

04 Mar 2024
4 Marzo 2024

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 52 del 02.03.2024) il d.l. 2 marzo 2024, n. 19, entrato in vigore il 02.03.2024, concernente ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del PNRR, disponibile al link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-03-02&atto.codiceRedazionale=24G00035&elenco30giorni=false.

L’art. 17, co. 1, lett. c del decreto-legge introduce l’art. 1-quater alla l. 338/2000, che contiene disposizioni in materia di alloggi e residenze per studenti universitari.

Questo nuovo articolo prevede che, al fine di favorire la dotazione di alloggi e residenze per studenti mediante l’utilizzo del patrimonio edilizio esistente, nell’ambito della Riforma 1.7 della Missione 4, Componente 1, del PNRR, sia sempre ammesso il mutamento di destinazione d’uso funzionale all’impiego di tali immobili quali residenze universitarie anche in deroga alle eventuali prescrizioni e limitazioni previste dalle previsioni degli strumenti urbanistici.

Il cambio d’uso si realizza mediante SCIA. Per gli immobili soggetti a vincolo paesaggistico, il cambio d’uso è lecito ove siano mantenuti sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell’edificio preesistente e non siano previsti incrementi di volumetria, mediante una SCIA e una segnalazione alla Soprintendenza che, in caso di accertata carenza di tali requisiti, nel termine di 30 giorni dal ricevimento della segnalazione, adotta i motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell’attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa.

Sugli edifici in parola permane un vincolo di destinazione funzionale per la durata prevista dal decreto di finanziamento, o comunque per una durata non inferiore a 12 anni.

Sia consentito esprimere una preoccupazione per questo tipo di normative, che lasciano intendere come il legislatore stesso ritenga limitante la selva di disposizioni di diritto urbanistico e, invece, di semplificare la normativa, introduce numerose ipotesi di deroghe parcellizzate, che non aiutano la semplicità e la coerenza del sistema.

Post di Daniele Iselle

Opera abusiva ed acquisizione

04 Mar 2024
4 Marzo 2024

Il T.A.R. Bolzano ricorda i noti principi amministrativi in materia di repressione degli abusi e di acquisizione della relativa area. Nella stessa sentenza il Collegio afferma che, in caso di inottemperanza all’ordinanza di demolizione, l’effetto acquisitivo non viene meno neppure se la parte inadempiente aveva chiesto un titolo edilizio per procedere alla demolizione dell’opera abusiva.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Atti successivi all’acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell’immobile abusivo

04 Mar 2024
4 Marzo 2024

Il TAR Veneto ha affermato che è inammissibile il ricorso che impugni la trascrizione dell’acquisto gratuito al patrimonio comunale dell’immobile abusivo nei registri immobiliari e il verbale di immissione in possesso, in quanto atti meramente consequenziali al provvedimento di acquisizione gratuita (che, nel caso di specie, era stato impugnato), non aventi contenuto decisorio, né quindi autonoma valenza lesiva.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Spese per la demolizione d’ufficio dell’opera abusiva e giurisdizione

04 Mar 2024
4 Marzo 2024

Il T.A.R. afferma che le contestazioni sull’an e sul quantum delle spese addebitate dal Comune ai privati per eseguire d’ufficio la demolizione di un’opera abusiva non sono attratte dalla giurisdizione amministrativa, ma da quella ordinaria, difettando un collegamento diretto con l’esercizio di una potestà amministrativa.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Sulla vincolatività dell’art. 35 T.U. Edilizia

04 Mar 2024
4 Marzo 2024

Il TAR Veneto evidenzia che, ai sensi dell’art. 35 T.U. Edilizia, una volta accertata la realizzazione di interventi in assenza o in totale difformità del permesso di costruire su suolo demaniale, la demolizione deve essere ordinata dal Comune e a spese del responsabile dell'abuso. Non vi è infatti alcuno spazio per valutazioni discrezionali da parte dell’Amministrazione.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Annullamento della diffida a demolire, ma non dell’ordinanza di demolizione

04 Mar 2024
4 Marzo 2024

Il TAR Veneto ha affermato che, qualora il privato ottenga l’annullamento giurisdizionale della diffida a demolire, ma lasci che divengano inoppugnabili i precedenti atti dell’ordinanza di demolizione e del diniego di sanatoria, l’abusività dell’immobile cui si rivolgevano tutti questi atti non può più essere messa in discussione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Divieto di CTU e verificazione esplorative

02 Mar 2024
2 Marzo 2024

Il TAR Veneto ha affermato che, qualora il vicino contesti la rispondenza al vero degli elaborati progettuali del titolo edilizio del confinante e il mancato rispetto della normativa urbanistica, ma non offra alcun elemento di prova a supporto delle proprie affermazioni, non è possibile supplire a tale carenza mediante il ricorso ad una CTU o ad una verificazione, trattandosi di mezzi istruttori finalizzati ad interpretare dati e prove già presenti nel fascicolo di una causa e non a ricercare elementi probatori non ritualmente introdotti in giudizio.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Giudicato della sentenza amministrativa

02 Mar 2024
2 Marzo 2024

Il TAR Veneto ricorda che il giudicato copre il dedotto e deducibile, e pertanto non solo le questioni di fatto e di diritto fatte valere direttamente, ma anche quelle che ne costituiscano presupposto logico ed indefettibile, seppure non siano state dedotte in giudizio.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Riparto dell’onere della prova

02 Mar 2024
2 Marzo 2024

Il TAR Veneto ribadisce che se il privato contesta l’assenza di una motivazione del provvedimento, basta che provi tale circostanza; se però ne contesta la scorrettezza, deve provarla con altri mezzi, che non possono essere solo testimonianze precedentemente rese e già analizzate.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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