Author Archive for: SanVittore

Antenne radio e procedimento unico

01 Mar 2024
1 Marzo 2024

Il T.A.R. Veneto ricorda che il procedimento amministrativo finalizzato all’autorizzazione delle antenne radio è caratterizzato da un iter semplificato ed accelerato. Ciò coinvolge anche il connesso procedimento relativo all’autorizzazione paesaggistica che, si perfeziona con il silenzio-assenso al mero decorso del termine di novanta prescritto ex lege.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Società cancellata dal Registro delle Imprese e legittimazione ad agire dei soci

01 Mar 2024
1 Marzo 2024

Il TAR Veneto ricorda che per la giurisprudenza, nell’ipotesi di cancellazione di una società dal Registro delle Imprese, i singoli soci non sono legittimati all’esercizio di azioni giudiziarie la cui titolarità sarebbe spettata alla società prima della cancellazione, ma che quest’ultima ha scelto di non esperire, sciogliendosi e facendosi cancellare. In tal modo, infatti, la società pone in essere un comportamento inequivocabilmente inteso a rinunciare a tali azioni, facendo così venir meno l’oggetto stesso di una trasmissione successoria ai soci.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Reato estinto e rilevanza della sentenza penale

01 Mar 2024
1 Marzo 2024

Il TAR Veneto ha dichiarato che possono rilevare, ai fini della prova nel giudizio amministrativo, anche le motivazioni delle sentenze penali che non hanno efficacia di giudicato (come quelle che dichiarano l’estinzione del reato per la morte del reo, ex art. 150 c.p.), il cui contenuto – e il relativo ragionamento logico-giuridico – può essere richiamato per relationem dal provvedimento.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Intervento nel processo amministrativo

01 Mar 2024
1 Marzo 2024

Il T.A.R. si sofferma sui presupposti giuridico-fattuali che devono sussistere affinché il terzo possa legittimamente esperire un intervento ad adiuvandum o ad opponendum nel processo amministrativo.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Porto d’armi e valutazione discrezionale

01 Mar 2024
1 Marzo 2024

Il T.A.R. ricorda che il rilascio e/o il rinnovo del porto d’armi è soggetto ad un procedimento amministrativo caratterizzato da forti profili di discrezionalità.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Il regime sanzionatorio della lottizzazione abusiva

29 Feb 2024
29 Febbraio 2024

L’art. 30 d.P.R. 380/2001 (e, in precedenza, l’art. 18 l. 47/1985) descrivono la lottizzazione abusiva e ne prescrivono il regime sanzionatorio amministrativo.

Nel caso in cui il dirigente o il responsabile comunale accerti l’effettuazione di lottizzazione di terreni a scopo edificatorio senza la prescritta autorizzazione, con ordinanza da notificare ai proprietari delle aree, al titolare del PdC, al committente e al costruttore, ne dispone la sospensione. Il provvedimento comporta l’immediata interruzione delle opere in corso ed il divieto di disporre dei suoli e delle opere stesse con atti tra vivi, e deve essere trascritto a tal fine nei registri immobiliari (art. 30, co. 7 d.P.R. cit.).

Trascorsi 90 giorni, ove non intervenga la revoca di tale ordinanza, le aree lottizzate sono acquisite di diritto al patrimonio disponibile del Comune, il cui dirigente o responsabile deve provvedere alla demolizione delle opere. In caso di inerzia si applicano le disposizioni concernenti i poteri sostitutivi di cui all’art. 31, co. 8 d.P.R. cit. (ibidem, co. 8).

Gli atti aventi per oggetto lotti di terreno, per i quali sia stata emessa l’ordinanza in parola, sono nulli e non possono essere stipulati, né in forma pubblica né in forma privata, dopo la trascrizione dell’ordinanza e prima della sua eventuale cancellazione o della sopravvenuta inefficacia del provvedimento comunale (ibidem, co. 9).

Parte della giurisprudenza ha affermato che gli effetti acquisitivi dell’area si producono, di diritto ed automaticamente, decorsi invano 90 giorni dall’adozione dell’ordinanza (e non dalla sua trascrizione), senza che l’ordine da essa recato sia stato eseguito e senza che la medesima sia stata revocata (cfr. sent. TAR Lazio – Roma, Sez. II-bis, 06.07.2023, n. 11347).

sent. TAR Roma n. 11347-2023

Altra giurisprudenza ha precisato che all’inottemperanza dell’ordine di sospensione della lottizzazione abusiva sono applicabili i principi della sentenza dell’Adunanza Plenaria, n. 16/2023 (cfr. sent. TAR Campania – Salerno, Sez. II, 09.12.2023, n. 2900).

sent. TAR Salerno n. 2900-2023

Il Comune, al fine di ottenere il rilascio degli immobili acquisiti, può legittimamente agire seguendo le regole proprie dell’esercizio dei poteri autoritativi di sgombero; tuttavia, qualora il Comune ometta di motivare l’ordinanza di sgombero con l’accertata lottizzazione abusiva, poiché le aree sono acquisite al patrimonio disponibile, non è possibile ricorrere all’autotutela demaniale, bensì rimangono come soluzione gli strumenti giurisdizionali ordinari, quali le azioni possessorie o la rei vindicatio (cfr. sent. Cons. St., Sez. V, 09.02.2024, n. 1337).

sent. Cons. St. n. 1337-2024

Post di Alberto Antico – avvocato

Applicabilità retroattiva delle sanzioni amministrative avverso gli abusi edilizi

29 Feb 2024
29 Febbraio 2024

È pressoché pacifico in giurisprudenza che il regime sanzionatorio applicabile agli abusi edilizi, in ragione della loro natura di illecito permanente, è quello vigente al momento dell’applicazione della sanzione e non quello vigente all’epoca della consumazione dell’abuso.

Le conseguenze non sono di poco momento.

Un’applicazione piena di questi assunti giustifica l’irrogazione delle sanzioni pecuniarie e di quelle ripristinatorie (demolizione), anche ad abusi edilizi molto risalenti nel tempo, quando il trasgressore non preventivava una sanzione così grave.

Le sentenze rispondono che, in base ai principi di amministrazione attiva che ispirano il sistema sanzionatorio degli abusi edilizi, vi è un’immediata applicabilità del regime più efficace ai fini del conseguimento della tutela del territorio.

Quanto meno, una parte della giurisprudenza ammette di vagliare la sanzione amministrativa da irrogarsi in concreto alla luce del diritto CEDU, e in particolare dei cd. criteri Engel, che attribuiscono le tutele del diritto penale anche alle sanzioni amministrative particolarmente afflittive (con applicazione, ad esempio, dell’eventuale legge successiva più favorevole).

Post di Alberto Antico – avvocato

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La repressione degli abusi edilizi è un’attività vincolata

29 Feb 2024
29 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha ricordato che gli atti repressivi in materia edilizia, espressione di un potere vincolato, non necessitano di motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale al ripristino della legalità violata, essendo sufficiente il mero richiamo al comprovato carattere abusivo dell'opera.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il Comune non è tenuto a valutare la fiscalizzazione dell’abuso ex art. 34 T.U. edilizia prima dell’irrogazione dell’ordinanza di demolizione

29 Feb 2024
29 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha ricordato che la possibilità di sostituire la sanzione demolitoria con quella pecuniaria (cd. fiscalizzazione dell’abuso ex art. 34 d.P.R. 380/2001) deve essere valutata dal Comune nella fase esecutiva del procedimento, successiva ed autonoma rispetto all’ordine di demolizione, ossia quando il soggetto non ha ottemperato spontaneamente alla demolizione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Ordinanza di demolizione, fiscalizzazione dell’abuso, acquisizione gratuita al patrimonio comunale

29 Feb 2024
29 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha affermato che non è illegittima l’ordinanza di demolizione che non applichi la cd. fiscalizzazione dell’abuso ex art. 33, co. 2 T.U. edilizia, oppure che non indichi l’area che sarà oggetto di acquisizione gratuita al patrimonio comunale, poiché tali istituti giuridici devono essere scrutinati nella fase esecutiva dell’ordine a demolire.

Post di Alberto Antico – avvocato

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