Author Archive for: SanVittore

L’autorizzazione all’allevamento di suini

15 Feb 2024
15 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha affermato che le modifiche all’attività di allevamento che comportino una variazione sia della specie allevata (nel caso di specie, da bovini a suini), sia del numero di capi allevati (ivi, da 150 bovini ad oltre 360 suini, poi divenuti 430 suini) richiedono una verifica ex novo dell’impatto dell’attività sul territorio e il previo rilascio di un apposito titolo abilitativo.

Ha errato perciò l’allevatore a presentare, dapprima, una semplice richiesta di registrazione per aprire un nuovo allevamento di suini da ingrasso a carattere familiare con 6 capi e, a seguire, un’analoga dichiarazione unilaterale di cambio attività da allevamento di suini di tipo familiare ad allevamento di suini da ingrasso di tipo intensivo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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L’autorizzazione unica di cui al d.P.R. 447/1998

15 Feb 2024
15 Febbraio 2024

Nel caso di specie, il privato impugnava il diniego di autorizzazione unica per la realizzazione di una struttura produttiva, di una tettoia posta a parziale copertura di una concimaia e di due cabine per l’innalzamento e la consegna dell’energia elettrica, richiesta ai sensi dell’art. 4 d.P.R. 447/1998, al fine di installare un impianto fotovoltaico di 283.5 KW di potenza sui terreni di sua proprietà.

Il Comune eccepiva la tardività del ricorso, in ragione della mancata impugnazione dei plurimi dinieghi dei titoli edilizi strumentali alla realizzazione dell’impianto.

Il TAR Veneto ha respinto l’eccezione, affermando che secondo la disciplina dettata dal d.P.R. 447/1998, tali atti rivestono carattere meramente istruttorio all’interno di un procedimento autorizzatorio unico, destinato a concludersi con la determinazione dell’Autorità responsabile, che costituisce ad ogni effetto, titolo unico per la realizzazione dell'intervento richiesto. È questo l’unico provvedimento dotato di rilevanza esterna, che può far sorgere nel destinatario l’interesse all’impugnazione.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il Piano di zonizzazione acustica

15 Feb 2024
15 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha offerto utili principi in materia, a partire dalla l. 447/1995.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Bando di gara ed interpretazione

15 Feb 2024
15 Febbraio 2024

Il T.A.R. ricorda che i criteri ermeneutici privatistici previsti per i contratti devono essere utilizzati anche per interpretare gli atti della procedura ad evidenza pubblica.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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CER: una nuova parola con cui faremo i conti

14 Feb 2024
14 Febbraio 2024
CER è un acronimo per indicare le Comunità Energetiche Rinnovabili, le quali sono destinate a cambiare tra pochi giorni il modo in cui acquistiamo l'energia elettrica.
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Sulla base di una direttiva UE, in Italia sono state create circa 2000 aree geografiche (che, quindi, non coincidono con i confini comunali) all'interno delle quali sarà possibile scambiare a Km zero energia elettrica in modo diretto tra i soggetti che la producono coi pannelli fotovoltaici sulle proprie case e i consumatori.
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Lo scambio avverrà tramite la ordinaria rete elettrica.
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All'interno di ciascuna area potranno essere create una o più comunità in forza di contratti tra i soggetti interessati (che possono anche essere semplici consumatori e non produttori).
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Quali sono i vantaggi?
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Il primo è che il GSE pagherà un premio alla comunità, che verrà diviso tra tutti i partecipanti, anche se siano solo consumatori e non produttori. Il risparmio stimato sarà pari a circa un mese e mezzo di consumi all'anno.
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Il secondo è che la Comunità avrà parecchio potere contrattuale coi gestori dell'energia elettrica per spuntare prezzi più bassi in bolletta (perché non basteranno i pannelli fotovoltaici della comunità per coprire tutti i consumi): in questo caso il risparmio potrebbe essere di alcune centinaia di euro all'anno. È probabile che poi gli accordi coi gestori si estendano anche al gas.
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Ovviamente bisogna informarsi bene per trovare una Comunità seria ed efficiente cui aderire: è meglio informarsi presso il proprio Comune delle opportunità che ci sono nella propria zona.
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L'adesione a una Comunità è volontaria, non comporta particolari costi e il recesso è libero.
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A titolo di cronaca, il GSE riesce a monitorare a intervalli di 15 minuti il contatore di ciascuno di noi, vedendo quanto stiamo consumando e da dove arriva l'energia che usiamo.
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Post di Dario Meneguzzo - Avvocato
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Le Regioni non possono delegare alcune competenze sui rifiuti alle Province, senza che la legge statale lo consenta

14 Feb 2024
14 Febbraio 2024

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di una legge laziale che delegava alle Province alcune funzioni amministrative in materia di gestione e smaltimento dei rifiuti – che le Regioni stesse avrebbero dovuto esercitare ai sensi del Codice dell’ambiente – e in particolare: l’approvazione dei progetti degli impianti per la gestione dei rifiuti, ad eccezione di alcune tipologie; l’autorizzazione relativa alla realizzazione degli impianti e delle varianti di cui all’ipotesi che precede; quella all’esercizio delle attività di smaltimento e di recupero dei rifiuti, con alcune eccezioni, e di raccolta, trasporto, stoccaggio, condizionamento e utilizzazione dei fanghi in agricoltura e di raccolta ed eliminazione degli olii usati; le autorizzazioni relative alle stazioni di trasferimento.

Qualora lo Stato – nelle materie di sua competenza legislativa esclusiva – conferisca alle Regioni determinate funzioni amministrative, queste ultime non possono essere riallocate presso altro Ente infraregionale. Si avrebbe, altrimenti, una modifica, mediante atto legislativo regionale, dell’assetto inderogabilmente stabilito, sulla base di una valutazione di congruità rispetto alla dimensione degli interessi implicati, dalla legge nazionale competente per materia, quale, nell’ambito di cui si tratta, il d.lgs. 152/2006.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Reti del gas e lottizzazione

14 Feb 2024
14 Febbraio 2024

Il T.A.R. Veneto afferma che le reti del gas realizzate all’interno di una lottizzazione a scomputo degli oneri non sono di proprietà del gestore-concessionario, ma devono essere cedute al Comune.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Convenzione urbanistica e decadenza dal beneficio dal termine per realizzare le opere

14 Feb 2024
14 Febbraio 2024

Il T.A.R. Veneto ha stabilito che l’istituto della decadenza dal beneficio dal temine, ex art. 1186 c.c., trova applicazione anche alle convenzioni urbanistiche se, nonostante la vigenza delle stesse e del Piano a cui accedono, vi è il rischio concreto e tangibile che il soggetto lottizzante-sottoscrittore della prefata convenzione non riesca a realizzare quanto si è obbligato (a dare o a fare) nei confronti del Comune.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato

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L’obbligazione di eseguire opere di urbanizzazione è propter rem

14 Feb 2024
14 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha affermato che l’assunzione, all’atto della stipulazione di una convenzione di lottizzazione, dell’impegno – per sé, per i propri eredi e per gli altri aventi causa – di realizzare una serie di opere di urbanizzazione del territorio e di costituire su una parte di quelle aree una servitù di uso pubblico, dà luogo ad una obbligazione propter rem, che grava quindi sia sul proprietario del terreno che abbia stipulato la convenzione di lottizzazione, sia su coloro che abbiano richiesto il rilascio della concessione edilizia nell’ambito della lottizzazione, sia infine sui successivi proprietari della medesima res.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Piano per gli insediamenti produttivi (PIP)

14 Feb 2024
14 Febbraio 2024

Il TAR Veneto ha offerto una pregevole ricostruzione di questo strumento urbanistico, a partire dalla l. 865/1971.

Post di Alberto Antico – avvocato

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