Author Archive for: SanVittore

Il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale

21 Mar 2023
21 Marzo 2023

Il TAR Catania ha affermato che detto provvedimento (così come l’ordinanza di demolizione) non richiede un particolare onere motivazione in ordine all’interesse pubblico, trattandosi di atto vincolato, né è illegittimo qualora non sia preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Appalti e giurisdizione

21 Mar 2023
21 Marzo 2023

Il T.A.R. si sofferma sul riparto di giurisdizione in materia di appalti, evidenziando che il discrimine coincide con la stipulazione del contratto d’appalto.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Il decreto Milleproroghe concede tempo fino al 2023 per iniziare la realizzazione di determinate infrastrutture sociali previa SCIA

20 Mar 2023
20 Marzo 2023

L’art. 10, co. 7-ter d.l. 76/2020, conv. con modd. in l. 120/2020, cd. decreto Semplificazioni del 2020, stabilisce che, fermo restando quanto previsto dall’art. 7 d.P.R. 380/2001, le opere edilizie finalizzate a realizzare o qualificare edifici esistenti da destinare ad infrastrutture sociali, strutture scolastiche e universitarie, residenze per studenti, strutture e residenze sanitarie o assistenziali, ostelli, strutture sportive di quartiere ed edilizia residenziale sociale comunque denominata, realizzate da PP.AA., da società controllate o partecipate da PP.AA. o enti pubblici ovvero da investitori istituzionali ex art. 1, co. 1, lett. k, l, o, r del TUF, sono sempre consentite con SCIA, purché iniziate entro il 31 dicembre 2022 e realizzate, sotto controllo pubblico, mediante interventi di ristrutturazione urbanistica o edilizia o di demolizione e ricostruzione.

Tali interventi possono prevedere un incremento fino a un massimo del 20% della volumetria o della superficie lorda esistente.

I diritti edificatori di cui alla presente norma non sono trasferibili su aree diverse da quella di intervento.

I predetti interventi sono sempre consentiti sugli edifici che rientrano nelle categorie funzionali di cui all’art. 23-ter, co. 1, lett. a, a-bis, b, c T.U. edilizia, ferme restando le disposizioni di cui al d.m. 1444/1968.

Le Regioni adeguano la propria legislazione a questi principi entro 60 giorni; decorso tale termine trovano applicazione diretta le disposizioni del presente articolo.

Restano comunque ferme le disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio.

Grazie all’art. 10, co. 11-undecies d.l. 198/2022, conv. con modd. in l. 14/2023, cd. decreto Milleproroghe, la norma sopra riportata varrà per le opere iniziate fino al 31.12.2023.

Post di Daniele Iselle

Nota dell’ANCI sulle novità del decreto Milleproroghe

20 Mar 2023
20 Marzo 2023

Su segnalazione di Daniele Iselle, che sentitamente ringraziamo, pubblichiamo una nota dell’ANCI sulle novità del decreto Milleproroghe di maggior interesse per le Amministrazioni comunali.

nota-sintetica-d.l.-milleproroghe-28.2.23

Il silenzio-rigetto sull’istanza di sanatoria ex art. 36 del DPR 380 del 2001

20 Mar 2023
20 Marzo 2023

La Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale sollevata dal TAR Roma avverso l’art. 36 T.U. edilizia, nella parte in cui qualifica l’inerzia della P.A. sulla relativa istanza come silenzio-rigetto.

In sostanza, il TAR si chiedeva: perché sull’istanza di condono si formava un silenzio-assenso, mentre sull’istanza di sanatoria un silenzio-diniego? E come fa il privato a difendersi in quest’ultimo caso, in cui non può capire quali profili in fatto o in diritto potrebbero impedire alla sua istanza di sanatoria di venire accolta?

La Corte ha ritenuto che il TAR non abbia adeguatamente approfondito l’attuale interpretazione della norma censurata.

A parere della Consulta, la giurisprudenza amministrativa prevalente qualifica il provvedimento di sanatoria – quale strumento a regime, non eccezionale come il condono – come attività vincolata: pertanto, il privato o dimostra di possedere la cd. doppia conformità (innanzi alla P.A. o al G.A.), oppure non può contare su alcuna discrezionalità da parte del Comune.

Post di Daniele Iselle

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Compiti del RUP e compiti del Dirigente comunale

20 Mar 2023
20 Marzo 2023

Il Consiglio di Stato ha affermato che i compiti del RUP sono diversi e non sovrapponibili a quelli del Dirigente dell’Unità operativa.

Al primo spettano di norma compiti esclusivamente preparatori (individuazione dei controinteressati, avvio del procedimento, comunicazioni, predisposizione dello schema di atto); al secondo compete l’adozione del provvedimento finale, ovvero della sua motivazione e del contenuto dispositivo dell’atto.

Post di Daniele Iselle

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La cd. motivazione funzionale

20 Mar 2023
20 Marzo 2023

Il Consiglio di Stato ha affermato che la motivazione di un provvedimento amministrativo ben può essere ricavata dal complesso dell’attività istruttoria, specie quando il provvedimento finale fa applicazione di norme inderogabili (cfr. sent. Ad. Plen. n. 15/2022).

Post di Daniele Iselle

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Diversità di vedute tra Dirigente comunale e RUP

20 Mar 2023
20 Marzo 2023

Il Consiglio di Stato ha affermato che non è configurabile il vizio di contraddittorietà dell’azione amministrativa quando il raffronto è operato fra le diverse fasi del medesimo procedimento.

Nel caso di specie, il Dirigente comunale poteva legittimamente denegare il PdC, rispetto al quale il RUP aveva espresso parere favorevole.

Post di Daniele Iselle

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Legittimazione al ricorso giurisdizionale in capo all’AGCM

18 Mar 2023
18 Marzo 2023

L’art. 21-bis l. 287/1990 attribuisce all’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM), cd. Antitrust, la legittimazione “ad agire in giudizio contro gli atti amministrativi generali, i regolamenti ed i provvedimenti di qualsiasi amministrazione pubblica che violino le norme a tutela della concorrenza e del mercato”.

Ne è suscitato un fervido dibattito dottrinale e giurisprudenziale sul fatto che questa norma integri un’ipotesi eccezionale di giurisdizione amministrativa di diritto oggettivo.

Il Consiglio di Stato, nel dichiarare manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale di questa disposizione, ha offerto una pregevole ricostruzione dogmatica di questa previsione legislativa.

In estrema sintesi, l’AGCM è stato riconosciuto come ente esponenziale degli interessi in materia concorrenziale, in quanto tale legittimato ad impugnare gli atti che ledano siffatti interessi, con salvezza della natura soggettiva del processo amministrativo.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Ad ogni motivo del provvedimento, un motivo del ricorso

18 Mar 2023
18 Marzo 2023

Il TAR Catania ha affermato che, qualora l’atto impugnato si basi su una pluralità di motivazioni autonome (atto plurimotivato), il ricorso giurisdizionale con il quale non si contestino tutte le motivazioni deve essere respinto, atteso che l’eventuale riconoscimento della fondatezza delle doglianze proposte non esclude l’esistenza e la validità della restante causa giustificatrice dell’atto.

Post di Alberto Antico – avvocato

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