23 Luglio 2019
Il TAR Veneto ha affermato che se si chiede il condono di un immobile che poi viene radicalmente mutato, la P.A. può rilasciare un diniego, poiché non è più possibile esaminare l’immobile così com’era ai tempi dell’istanza.
Allo stesso modo, se si modifica l’immobile dopo aver ottenuto il diniego di condono fondato su altre ragioni, viene meno l’interesse a impugnare il diniego, perché lo stato di fatto esaminato a suo tempo dalla P.A. non è più attuale.
Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza
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