Prescrizioni imposte al titolare di un’autorizzazione alla coltivazione di una cava
Nel caso di specie, il privato era autorizzato a coltivare una cava di calcare lucidabile.
Egli concedeva ad una signora la possibilità di depositare temporaneamente dei blocchi in marmo nel piazzale di deposito della cava.
A un certo punto, il privato chiedeva una proroga dell’efficacia dell’autorizzazione per 6 anni, di cui 5 per il completamento della coltivazione e 1 per la ricomposizione ambientale.
La Regione, all’esito di un complesso iter procedimentale che infine non concedeva la proroga, imponeva però che la ricomposizione ambientale fosse effettuata anche con i blocchi di marmo presenti nel cantiere, in quanto prodotti commerciabili.
Il TAR Veneto ha annullato questa prescrizione, per eccesso di potere.
Post di Alberto Antico – avvocato
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