Il 5 settembre 1938 il Re firmò la prima legge razziale italiana contro gli ebrei
Ciò che lascia oggi più sorpresi è che a una moltitudine di sapienti dell'epoca sia potuta apparire una idea intelligente.
Chissà cosa diranno i posteri della moltitudine di quelli che nel 2018 sanno tutto.
Come oggi, 80 anni fa venne scritta dallo Stato italiano una delle sue più gravi pagine di violenza giuridica: il Re promulgò il REGIO DECRETO LEGGE 5 settembre 1938-XVI, n. 1390, Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista (GURI n. 209, 13 settembre 1938), con il quale gli ebrei vennero cacciati da ogni scuola pubblica.
Con successivi decreti gli ebrei vennero esclusi dalle pubbliche amministrazioni e dalle professioni.
Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia N. 209 del 13 Settembre 1938 parte prima
Segnaliamo un articolo del giornale Il Tirreno, che ricorda il fatto
Il terreno per arrivare a questo provvedimento era stato preparato dal Manifesto sulla purezza della razza, pubblicato il 14 luglio del 1938 e sottoscritto da numerose alte personalità della cultura e della scienza. Per tale manifesto si può consultare il seguente link
http://www.internetsv.info/Manifesto.html
A chi fosse interessato al tema del rapporto tra il diritto e la violenza suggeriamo la lettura dello scambio epistolare del 1932 tra A. Einstein e S. Freud, ai seguenti link
http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaE/EINSTEIN_FREUD_%20PERCHE%20LA%20GUERRA.htm
http://www.historiaetius.eu/uploads/5/9/4/8/5948821/1_irti_4.pdf
Post di Dario Meneguzzo - avvocato
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