Effetti della presentazione di una domanda di sanatoria sulla precedente ordinanza di demolizione di opera abusiva
Il TAR Veneto, con la sentenza n. 124 del 2013, ribadisce l'orientamento giurisprudenziale dominante, secondo il quale la presentazione di una domanda di sanatoria ex art. 36 DPR 380 del 2001 rende inefficace la prec edente ordinanza di demolzione di un'opera abusiva.
Sul piano processuale, siccome la domanda di sanatoria era stata presentata prima di notificare il ricorso al TAR, il ricorso è inammissibile per carenza di interesse.
Scrive il TAR: "Il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per carenza d’interesse alla decisione. Infatti, la presentazione, in data (17 dicembre 2012) anteriore al ricorso, da parte dei ricorrenti, della domanda di sanatoria di cui all’art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, ha determinato inevitabilmente il venir meno dell'interesse all’annullamento dell’ordine di demolizione. Quest’ultimo, infatti, verrebbe rimosso in caso di accoglimento dell’istanza di sanatoria, oppure sostituito da altra successiva misura sanzionatoria che il Comune è tenuto ad adottare nell'ipotesi di reiezione della medesima istanza. Pertanto, la presentazione della domanda di sanatoria ha comportato la traslazione e il differimento dell’interesse ad impugnare verso il futuro provvedimento che, eventualmente, respinga la domanda medesima, disponendo nuovamente la demolizione dell’opera edilizia ritenuta abusiva".
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