Talvolta anche il TAR trova poco ragionevole applicare le leggi italiane (sui 10 m tra pareti finestrate)
Il T.A.R. Brescia spiega che la distanza di 10 metri tra pareti finestrata deve essere applicata in maniera ragionevole e proporzionale, giungendo ad affermare che può essere derogata.
Ma è davvero corretto sostenere che la distanza tra pareti finestrate, che fino ad oggi non era considerata derogabile né dai privati né dall’Amministrazione comunale, possa essere derogata da una sanatoria comunale?
Noi potremo anche concordare sul fatto che talvolta o spesso possa essere poco ragionevole applicare le leggi italiane, ma l'impressione che nasce è quella di una casuale arbitrarietà di pronunzie di questo tipo (chi riesce a ottenerle è un po' come chi vince alla lotteria), con una ingiusta disparità di trattamento rispetto a chi subisce i rigori della legge.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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condivido pienamente la nota dell’avv. acquasaliente. Certo è assolutamente ragionevole quanto sostenuto nella sentenza, ma quanto applicabile senza una modifica/integrazione della legge? Arrivo quindi a concludere che la sentenza non è una buona sentenza perché crea disparità di trattamento.
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