La normativa sulla chiusura degli uffici postali
Una sentenza del TAR Salerno illustra la normativa in materia di chiusura degli uffici postali.
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Una sentenza del TAR Veneto approfondisce le diverse funzioni del vincolo archeologico e del vincolo paesaggistico sulle zone di interesse archeologico, precisando che il paesaggio archeologico non si esaurisce nelle sole aree gravate direttamente da vincoli archeologici, estendendosi normalmente al di là della porzione di territorio direttamente interessata dalla presenza di reperti, in quanto include anche le aree circostanti che costituiscono il contesto ambientale in cui le aree si inseriscono connotando il relativo paesaggio.
Nel caso in esame era stato imposto un limite alla altezza di una discarica per questi vincoli.
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Una sentenza del TAR ricorda che nel Veneto non esiste più la commissione edilizia integrata, che è stata sostituita dalla commissione locale per il paesaggio (la quale, peraltro, non è obbligatoria).
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Il TAR esclude che, quando la P.A. impone limitazioni a un intervento (nel caso in esame si trattava del'altezza di una discarica), si debba occupare anche di contemperare gli interessi delle parti, valutando se l'intervento rimanga ugualmente sostenibile dal punto di vista economico, anche dopo le limitazioni imposte.
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Il T.A.R. ricorda che, anche se il Regolamento comunale nulla dispone, trovano applicazione le ipotesi di incompatibilità/conflitto di interesse che riguardano gli amministratori/dipendenti pubblici previste dal D.Lgs. 267/2000 e dal D.Lgs. n. 163/2006 (ora D.Lgs. n. 50/2016).
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Il T.A.R. distingue le conseguenze giuridiche connesse ad un’offerta pari a zero da quelle relative ad un utile pari a zero.
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L'articolo 20 del codice delle appalti esclude dalla applicazione del codice l'opera pubblica realizzata a spese del privato.
La delibera dell'ANAC n. 763 del 13 luglio 2016 chiarisce quando ricorra la fattispecie
"Art. 20. (Opera pubblica realizzata a spese del privato)
1. Il presente codice non si applica al caso in cui un’amministrazione pubblica stipuli una convenzione con la quale un soggetto pubblico o privato si impegni alla realizzazione, a sua totale cura e spesa e previo ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni, di un’opera pubblica o di un suo lotto funzionale o di parte dell’opera prevista nell’ambito di strumenti o programmi urbanistici, fermo restando il rispetto dell'articolo 80.
2. L’amministrazione, prima della stipula della convenzione, valuta che il progetto di fattibilità delle opere da eseguire con l’indicazione del tempo massimo in cui devono essere completate e lo schema dei relativi contratti di appalto presentati dalla controparte siano rispondenti alla realizzazione delle opere pubbliche di cui al comma 1.
3. La convenzione disciplina anche le conseguenze in caso di inadempimento comprese anche eventuali penali e poteri sostitutivi".
Il TAR Salerno dichiara inammissibile un ricorso in materia di accesso agli atti, perchè è stato impugnato un diniego meramente confermativo di un precedente diniego (non impugnato in termini).
Nel caso specifico si trattava del diniego opposto a un consigliere comunale di prendere visione del protocollo dell'ente.
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Segnaliamo che sul Bur n. 71 del 22 luglio 2016 è pubblicato il "ricorso del Presidente del Consiglio dei Ministri alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'articolo 2 della Legge Regionale Veneto n. 12 del 12 aprile 2016, recante "Modifica della legge regionale 23 aprile 2004, n. 11 "Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio" e successive modificazioni", pubblicata nel B.U.R. n. 35 del 15 aprile 2016", che disciplina gli edifici e le attrezzature di interesse comune per servizi religiosi.
L'avvocatura generale dello Stato conclude chiedendo che l’articolo 2 della Legge Regionale Veneto n. 12 del 12 aprile 2016, recante “Modifica della legge regionale 233 aprile 2004, n. 11 “Norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio” e successive modificazioni sia dichiarato costituzionalmente illegittimo.
geom. Marco Merlo - funzionario del comune di Malo
http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioSentenzaOrdinanza.aspx?id=327433
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