Il privato può usucapire un bene demaniale?

13 Nov 2023
13 Novembre 2023

La risposta negativa sembra essere scontata, ma la Corte di Cassazione civile ha puntualizzato che, per giungere a tale conclusione, deve sussistere sia l’elemento soggettivo costituito dalla manifestazione di volontà di destinare il bene demaniale ad uno scopo pubblico tramite un atto amministrativo, sia quello oggettivo composto dall’effettiva, attuale e concreta destinazione e/o utilizzo del bene demaniale a tale scopo. Ovviamente tali requisiti concernono solo i beni appartenenti al cd. demanio accidentale o eventuale, ex artt. 822, c. 2 e art. 824 cc., dello Stato/Regioni/Province/Comuni e non a quelli del cd. demanio necessario, ex art. 822, c. 1 c.c.., dello Stato. Da ciò la Corte ha tratto la conseguenza giuridica che si possa usucapire anche un bene del demanio accidentale del Comune se, in realtà, esso non lo è, avendo perso la sua “naturale” vocazione pubblica a soddisfare un interesse pubblicistico per decorrenza del tempo ed in mancanza di un’inequivoca determinazione amministrativa sul punto.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Motivazione in sede di approvazione di uno strumento urbanistico

13 Nov 2023
13 Novembre 2023

Il TAR Sardegna ha ricordato che l’onere di motivazione gravante sulla P.A. in sede di adozione di uno strumento urbanistico, salvo i casi in cui esse incidano su zone territorialmente circoscritte ledendo legittime aspettative, è di carattere generale e risulta soddisfatto con l’indicazione dei profili generali e dei criteri che sorreggono le scelte effettuate, senza necessità di una motivazione puntuale e mirata.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Impugnazione del silenzio diniego sulla sanatoria edilizia ex art. 36 DPR 380/2001

13 Nov 2023
13 Novembre 2023

Il TAR Veneto evidenzia la necessità di impugnare il silenzio-diniego a conclusione di un procedimento di sanatoria, in quanto la relativa ordinanza di demolizione delle opere abusive ne è atto meramente esecutivo e conseguente. Il ricorso, altrimenti, deve essere dichiarato inammissibile.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Responsabilità patrimoniale amministrativa e assicurazione: convegno a Padova 1 dicembre 2023

11 Nov 2023
11 Novembre 2023

L'Università di Padova ha organizzato il convegno "Responsabilità patrimoniale amministrativa e assicurazione", che si terrà il 1° dicembre 2023, 14.00 -18.00, presso l'aula Valente in via VIII febbraio 1948, n. 2.

L’evento è gratuito e alla partecipazione in presenza sono riconosciuti 4 crediti formativi dall’Ordine degli Avvocati di Padova.

Gli Avvocati del Foro di Padova possono iscriversi attraverso il portale SFERA. Gli Avvocati fuori Foro e gli altri interessati possono iscriversi entro il 29 novembre 2023 via mail a info@fsgalbusera.com e, per conoscenza, a edoardo.cecchinato@unipd.it

Resp. patr. amm. e assicurazione Unipd - Locandina 1.12.2023

Sui principi del concorso pubblico

10 Nov 2023
10 Novembre 2023

Il T.A.R. affronta alcune questioni giuridiche attinenti al concorso per avvocato di una struttura pubblica, ovvero: natura del giudizio della Commissione giudicatrice, traccia in materia di diritto amministrativo, criteri di valutazione della prova scritta e utilizzo di codici commentati.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Diniego licenza d’armi e reato

10 Nov 2023
10 Novembre 2023

Il T.A.R. afferma che la condanna penale, nel caso di specie, per detenzione di stupefacenti, non ostacola ex se il rilascio del porto d’armi se ci sono altri elementi, anche sopravvenuti, da cui si denota la buona e seria condotta del richiedente ed il suo ravvedimento.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Omessa notificazione dell’appello al controinteressato

10 Nov 2023
10 Novembre 2023

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana ha affermato che l’omessa tempestiva notifica dell’appello al controinteressato non determina la sua radicale inammissibilità, né la formazione del giudicato nei confronti del controinteressato medesimo, in quanto il contraddittorio deve intendersi legittimamente instaurato con la notifica ad almeno una delle parti interessate a contraddire (cfr. art. 95, co. 2 c.p.a.).

Post di Alberto Antico – avvocato

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Risarcimento del danno causato dalla P.A.

10 Nov 2023
10 Novembre 2023

Il TAR Catania ha affermato che spetta al danneggiato fornire in giudizio la prova di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie risarcitoria, tra i quali la sussistenza di un nesso causale che colleghi la condotta commissiva o omissiva della P.A. (omessa autorizzazione allo smaltimento dei reflui) all’evento dannoso e l’effettività del danno di cui si invoca il ristoro, con la conseguenza che, ove la domanda di risarcimento manchi di tale necessaria prova, essa non può che essere respinta. Ciò anche perché nell’azione di responsabilità per danni il principio dispositivo dell’art. 2697, co. 1 c.c. opera con pienezza, senza il temperamento del metodo acquisitivo caratteristico dell’azione giurisdizionale di annullamento.

Post di Alberto Antico – avvocato

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La responsabilità condivisa nella gestione dei rifiuti

10 Nov 2023
10 Novembre 2023

Il TAR Veneto si sofferma sul cd. principio della responsabilità condivisa nella gestione dei rifiuti, per il quale la responsabilità per la corretta gestione dei rifiuti grava su tutti i soggetti coinvolti nella loro produzione, detenzione, trasporto e smaltimento, essendo essi investiti di una posizione di garanzia in ordine al corretto smaltimento dei rifiuti medesimi: si tratta dunque di responsabilità solidale.

Ciò significa che anche il trasportatore è titolare di un onere di diligenza (che opera ex ante) relativamente al materiale che gli viene conferito, e che potrebbe costituire rifiuto. Inoltre, la mancanza di disponibilità dell’area di collocamento dei rifiuti non significa che tale soggetto non possa (rectius: debba) attivarsi per riparare il danno ambientale che ha contribuito a cagionare.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Legge veneta sul consumo di suolo e PUA in corso di approvazione

09 Nov 2023
9 Novembre 2023

Il dott. Roberto Travaglini, che sentitamente ringraziamo, ci invia la seguente nota a commento delle sentenze del Consiglio di Stato che hanno ribaltato le decisioni del TAR Veneto in materia di variante sul consumo di suolo del P.I. di Vicenza.

In estrema sintesi, in sede di adozione di una variante parziale al P.I., il Comune di Vicenza confermava, per quanto qui di interesse, gli accordi pubblico/privati ex art. 6 l.r. Veneto 11/2004 già sottoscritti dai proponenti e già ritenuti di rilevante interesse pubblico.

E tuttavia, in sede di approvazione della variante, il Comune, al dichiarato fine di attenersi ai contenuti della l.r. Veneto 14/2017 e ai limiti di quantità di consumo di suolo assegnati, espungeva le previsioni di espansione edilizia in zone esterne agli ambiti di urbanizzazione consolidata contemplate nel Piano adottato.

Poiché il precedente P.I., approvato nel 2013, decadeva in data 23 marzo 2018 per decorso del quinquennio previsto dall’art. 18, co. 7 l.r. Veneto 11/2004, l’approvazione della variante in parola comportava la decadenza dei PUA con essa incompatibili.

In prime cure il TAR Veneto accoglieva il ricorso di alcuni privati, ritrovatisi con un PUA asseritamente decaduto, affermando che il Comune non poteva motivare in base alla l.r. Veneto 14/2017, perché proprio tale legge esenta dal computo del consumo di suolo i PUA in corso di approvazione alla data della sua entrata in vigore (cfr. art. 13, co. 4-5 l.r. cit.).

Il Consiglio di Stato ha invece ritenuto diversamente, come ben spiegato dal dott. Travaglini, dato che le disposizioni in materia di P.U.A. in itinere oggetto della legge sul consumo sembrano avere un ambito circoscritto e delimitato alla prefata legge regionale, ovvero soggiacciono (rectius: sottostanno) alle previsioni urbanistiche previste dalla l.r. Veneto 11/2004, le quali “prevalgono” sulle prime.

Nota su Cons. Stato 9436 e 9438-2023

sent. CdS n. 9436-2023

sent. CdS n. 9438-2023

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