Pubblici appalti e CCNL

04 Nov 2025
4 Novembre 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che ai sensi dell’attuale testo dell’art. 11, co. 3 d.lgs. 36/2023, la determinazione di affidamento/aggiudicazione deve necessariamente essere preceduta dalla verifica della dichiarazione di equivalenza tra il CCNL previsto dal bando e il CCNL eventualmente diverso applicato dal concorrente: tale verifica assume, pertanto, carattere obbligatorio.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Misura della superficie ai fini del calcolo del costo di costruzione

03 Nov 2025
3 Novembre 2025

Il TAR Veneto ha commentato l’art. 83, co. 3 l.r. Veneto 61/1985, secondo cui le modalità per il computo della superficie complessiva, su cui applicare il costo di costruzione, sono quelle previste dal D.M. LL.PP. 10 maggio 1977, concernente la determinazione del costo di costruzione di nuovi edifici.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

La (non) proroga tecnica nel nuovo Codice dei contratti pubblici: limiti, vincoli e illegittimitĂ  del rinnovo contrattuale senza gara.

03 Nov 2025
3 Novembre 2025

Il Dott. Riccardo Renzi e il Dott. Matteo Luciani, che sentitamente ringraziamo, in commento al Cons. Stato, Sez. V, sent. 17 ottobre 2025, n. 8082, hanno redatto una nota sulla (non) proroga tecnica nel nuovo Codice dei contratti pubblici: limiti, vincoli e illegittimitĂ  del rinnovo contrattuale senza gara.

Il rinnovo contrattuale senza gara nel nuvo codice appalti

Sentenza CDS 8082 del 2025

L’accatastamento di un immobile e la sua (non) rilevanza come sanatoria edilizia

03 Nov 2025
3 Novembre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che l’avvenuto accatastamento di un immobile ha valenza a fini fiscali e non vale certo a legittimare, sotto il profilo edilizio, gli interventi eseguiti. In riferimento specifico alla modifica della destinazione d'uso, alle risultanze catastali non può essere riconosciuto un autonomo valore probatorio anche ai fini dell’individuazione dell’effettiva destinazione d’uso.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Le misure di self-cleaning

03 Nov 2025
3 Novembre 2025

Il TAR del Lazio, Sede di Roma ha affermato che la misura di self-cleaning è concretamente “idonea”, e quindi atta a ripristinare la credibilità professionale del singolo operatore economico, soltanto se adottata spontaneamente in tempi non sospetti, e non invece in circostanze estreme al solo fine di conservare la partecipazione alla gara.

La tempestività è un predicato indefettibile della efficace azione di self-cleaning, come si evince dall’art. 96, co. 5-6 d.lgs. 36/2023.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

L’atto soprassessorio è immediatamente impugnabile

01 Nov 2025
1 Novembre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che l’adozione di un atto soprassessorio o interlocutorio che comporti un illegittimo arresto procedimentale costituisce violazione del dovere di procedere tanto nei casi in cui non venga dato avvio al procedimento, quanto in quelli in cui lo stesso non venga concluso con l’emanazione del provvedimento finale, cosicché è immediatamente impugnabile.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Interruzione del processo amministrativo per estinzione di una persona giuridica

01 Nov 2025
1 Novembre 2025

Il TAR Veneto ha affermato che per le società o, più in generale, per le persone giuridiche, l’interruzione del processo ai sensi degli artt. 299 ss. c.p.c. è determinata dalla loro estinzione. Il momento in cui si perfeziona l’evento estintivo non coincide col completamento del procedimento di liquidazione e la conseguente cancellazione dal registro delle imprese, essendo necessario l’esaurimento effettivo e definitivo di tutti i rapporti facenti capo all’ente e, in particolare, dei processi pendenti.

L’atto formale di cancellazione della società dal registro delle imprese ha solo funzione di pubblicità, ma non ne determina l’estinzione, ove non siano ancora esauriti tutti i rapporti giuridici facenti capo alla società stessa a seguito della procedura di liquidazione, con la conseguenza che, fino a quel momento, permane la legittimazione processuale in capo alla società che la esercita a mezzo del legale rappresentante. Deve dunque escludersi che, intervenuta la cancellazione, il processo eventualmente già iniziato prosegua nei confronti delle persone fisiche che la rappresentavano in giudizio. La società costituita in giudizio non perde la legittimazione processuale e la rappresentanza sostanziale e processuale della stessa permane riguardo ai rapporti rimasti in sospeso e non definiti, in capo ai medesimi organi che la rappresentavano prima del disposto procedimento di liquidazione, escludendosi l’interruzione dei processi pendenti.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Scelta del criterio di aggiudicazione e principio di equivalenza

01 Nov 2025
1 Novembre 2025

Il TAR Catania ha affermato che il criterio del prezzo più basso può risultare adeguato quando l’oggetto del contratto abbia connotati di ordinarietà e sia caratterizzato da elevata standardizzazione in relazione alla diffusa presenza sul mercato di operatori in grado di offrire in condizioni analoghe il prodotto richiesto. In questo caso, qualora la Stazione appaltante sia in grado di predeterminare in modo sufficientemente preciso l’oggetto del contratto, potrà non avere interesse a valorizzare gli aspetti qualitativi dell’offerta, in quanto l’esecuzione del contratto secondo i mezzi, le modalità e i tempi previsti nella documentazione di gara è già di per sé in grado di soddisfare nel modo migliore possibile l’esigenza della P.A.

Al contrario, la scelta del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa verrà in considerazione quando le caratteristiche oggettive dell’appalto inducano a ritenere rilevanti, ai fini dell’aggiudicazione, uno o più aspetti qualitativi: in questo caso, la Stazione appaltante dovrà valutare se uno o più degli aspetti qualitativi dell’offerta concorrano, insieme al prezzo, all’individuazione della soluzione più idonea a soddisfare l’interesse sotteso all’indizione della gara.

Il principio di equivalenza non può essere escluso, in via generale, dall’adozione del criterio del prezzo più basso. Riconoscere che vi possano essere prodotti aventi specifiche tecniche equivalenti a quelle richieste dalla P.A. e, quindi, capaci di soddisfare le esigenze che giustificano l’indizione della gara, ampliando la platea dei concorrenti, costituisce non solo corretta applicazione del favor partecipationis, ma anche e soprattutto legittimo esercizio della discrezionalità tecnica da parte della P.A. Tale impostazione deve considerarsi attuale e – per certi versi – risulta anche rinvigorita alla luce delle disposizioni del d.lgs. 36/2023, le cui regole, ispirate dalla matrice funzionalistica permeata dal principio del risultato e dal correlato principio della fiducia, devono essere interpretate nel senso di favorire il perseguimento del fine ultimo della procedura concorsuale, che consiste nella tempestiva aggiudicazione alla migliore offerta nel rispetto della par condicio.

La scelta del criterio più idoneo per l’aggiudicazione di un appalto e, ancora più a monte, del contenuto della prestazione e quindi del parametro oggettivo al quale ancorare il meccanismo selettivo costituisce espressione tipica della discrezionalità amministrativa e, impingendo nel merito dell’azione dell’Ente committente, sottende valutazioni sottratte al sindacato del G.A., ovvero che ad esso soggiacciono solo laddove rivelino, in relazione alla natura e all’oggetto del contratto, elementi di manifesta illogicità o di travisante lettura dei fatti.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Collegamento tra imprese e appalti pubblici

01 Nov 2025
1 Novembre 2025

Il Consiglio di Stato ha affermato che il collegamento sostanziale tra imprese va desunto dalla presenza di elementi plurimi, precisi e concordanti, idonei a sorreggere in via inferenziale la valutazione in fatto circa la sussistenza in concreto di un tale collegamento ed il relativo onere della prova grava sulla Stazione appaltante, non potendo il giudice svolgere una valutazione autonoma di tipo sostitutivo. Tra gli indici presuntivi che consentono di ritenere che più offerte provengano da un unico centro decisionale, vi sono: a) la comunanza dell’organo di vertice tra due imprese; b) la pressoché integrale identità delle migliorie proposte; c) la coincidenza del giorno di spedizione del plico contenente l’offerta dal medesimo ufficio postale con le medesime modalità. Invece, eventuali legami di parentela intercorrenti tra soci di diversi operatori economici non denotano di per sé l’esistenza di un unico centro decisionale.

Quando plurimi e univoci indici sintomatici rivelano il dato oggettivo della sostanziale unicità dell’offerta prestazionale, si è in presenza non di un mero collegamento societario, ma piuttosto di una sostanziale identità imprenditoriale dietro lo schermo formale di una apparente diversità soggettiva. In tal caso l’applicazione del vincolo di aggiudicazione risponde non solo a tutelare l’interesse proconcorrenziale, ma anche a proteggere l’affidamento riposto dal committente sulle reali caratteristiche imprenditoriali dello specifico soggetto tenuto a rendere la prestazione.

L’accertamento dell’unico centro decisionale passa attraverso un preciso sviluppo istruttorio: verifica della sussistenza di situazione di controllo sostanziale ai sensi dell’art. 2359 c.c.; verifica dell’esistenza di una relazione tra le imprese, anche di fatto, che possa in astratto aprire la strada ad un reciproco condizionamento nella formulazione delle offerte; verifica dell’esistenza di un unico centro decisionale sulla base di elementi strutturali o funzionali ricavati dagli assetti societari e personali delle società, ovvero, mediante un attento esame del contenuto delle offerte dal quale si possa evincere l’esistenza dell’unicità soggettiva sostanziale.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Che cosa succede se il concorrente deposita in sede di gara il manuale d’uso del prodotto non in lingua italiana?

01 Nov 2025
1 Novembre 2025

Il TAR Milano ha affermato l’illegittimità del provvedimento di esclusione da una gara per mancata produzione del manuale d’uso del prodotto in lingua italiana. Difatti, la previsione contenuta nel capitolato tecnico deve essere interpretata restrittivamente e in senso non escludente, diversamente dovrebbe ritenersi nulla per violazione del principio di tassatività delle cause di esclusione, che è volto a favorire la partecipazione alle gare e a impedire le esclusioni motivate da violazioni puramente formali, ovvero non motivate dal difetto dei requisiti minimi di carattere tecnico.

In questi casi, deve essere attivata la procedura di soccorso istruttorio ai sensi dell’art. 101 d.lgs. 36/2023, trattandosi di mera irregolarità dell’offerta.

In sede di soccorso istruttorio, potrĂ  essere richiesta la produzione di una traduzione giurata, al fine di evitare contestazioni sulla rispondenza della traduzione italiana rispetto al manuale (nella specie, in inglese) depositato in sede di offerta.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC