I termini perentori nei procedimenti di VIA e AIA

20 Set 2018
20 Settembre 2018

Il TAR Catania offre una ricognizione dei termini vigenti per i procedimenti di VIA e AIA, ai sensi del Codice dell’ambiente (d.lgs. 152/2006), chiarendo la loro natura perentoria.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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A chi spetta la bonifica dei suoli inquinati dai rifiuti?

20 Set 2018
20 Settembre 2018

Il TAR Catania ha chiarito che il Codice dell’ambiente (d.lgs. 152/2006) prevede due distinte fattispecie di inquinamento da rifiuti: 1) “l’evento che sia potenzialmente in grado di contaminare il sito”, regolato dagli artt. 242 ss.; 2) “l'abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo”, regolato dall’art. 192.

Il TAR ha proseguito, affermando che la bonifica dei suoli ex art. 192 cod. amb. spetta al responsabile dell'abbandono o del deposito dei rifiuti; ovvero, in via solidale, al proprietario o a chi abbia a qualunque titolo la disponibilità dell’area, purché siano in situazione di dolo o colpa rispetto all’illecito amministrativo.

Non è quindi configurabile una responsabilità oggettiva dell’attuale proprietario o detentore del fondo inquinato, né del curatore fallimentare.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Quale titolo serve per chiudere una veranda in un condominio?

20 Set 2018
20 Settembre 2018

Il T.A.R. Napoli afferma che il condomino che vuole trasformare una veranda in un balcone deve munirsi del PdC per poter fare questo intervento edilizio, essendo qualificabile come “nuova costruzione” e non come opera pertinenziale.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Quando il verde pubblico è un vincolo conformativo?

19 Set 2018
19 Settembre 2018

Il T.A.R. ricorda che la destinazione urbanistica “verde pubblico” comporta un vincolo conformativo e non sostanzialmente espropriativo se gli interventi sono realizzabili anche da parte dei privati.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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La P.A. deve pagare l’equo compenso agli avvocati applicando i parametri del decreto 55/2014

19 Set 2018
19 Settembre 2018

Segnaliamo che sul giornale Il Dubbio di martedì 18 settembre 2018 è stato pubblicato un articolo dell'avv. Stefano Bigolaro, dal titolo: "Ecco perchè l'equo compenso impone anche alla P.A. il rispetto dei parametri".

L'articolo cita le disposizioni di legge che impongono alla P.A. di rispettare il principio dell'equo compenso nei rapporti con gli avvocati (ma anche con gli altri professionisti) e sostiene che questo risultato si ottiene applicando i parametri del decreto 55/2014

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Autorizzazione dei miglioramenti fondiari con asporto e utilizzazione del materiale di risulta industrialmente utilizzabile

19 Set 2018
19 Settembre 2018

Segnaliamo che è stata pubblicata sul B.U.R. del Veneto la Deliberazione della Giunta regionale n. 1300 del 10 settembre 2018, contenente  Disposizioni attuative per le procedure di autorizzazione dei miglioramenti fondiari, con asporto e utilizzazione del materiale di risulta industrialmente utilizzabile, inferiore a 5.000 metri cubi per ettaro. Art. 3, comma 2, della Legge regionale 16 marzo 2018, n. 13"Norme per la disciplina dell'attività di cava".

Il provvedimentocontiene le linee guida generali per la procedura di autorizzazione dei miglioramenti fondiari con asporto e utilizzazione del materiale di risulta industrialmente utilizzabile, inferiore a 5.000 metri cubi per ettaro, nonché le modalità operative per la presentazione delle relative domande definendo, altresì, le fasi dell’iter istruttorio di competenza degli  Sportelli Unici Agricoli di AVEPA e della Direzione Agroambiente Caccia e Pesca.

Post di Daniele Iselle - funzionario comunale

DGRV 1300 del 2018

Il fallimento non è obbligato alla bonifica dei suoli inquinati dai rifiuti

19 Set 2018
19 Settembre 2018

Il TAR Catania enuclea una pluralità di motivi, per i quali un fallimento, nella persona del curatore fallimentare, non può diventare soggetto obbligato alla bonifica dei suoli inquinati dai rifiuti (anche di amianto):

  • Il curatore non ha obbligo alcuno di garantire la tutela sanitaria degli immobili affidatigli;
  • Il principio “chi inquina paga” vieta di porre l’obbligo di bonifica in capo al curatore e, con ciò, scaricarne i costi sui creditori incolpevoli;
  • Il fallimento attua lo spossessamento, non l’ablazione, delle proprietà della società fallita, la quale peraltro mantiene la propria soggettività giuridica;
  • Il fallimento non attua un fenomeno di successione o subentro nelle situazioni giuridiche soggettive ai sensi del d.lgs. 231/2001, perciò non può divenire legittimato passivo dell’ordinanza sindacale di bonifica;
  • Il munus pubblico del curatore fallimentare consiste nella gestione dei beni del fallito, ai fini della liquidazione del suo patrimonio e della soddisfazione dei creditori, non anche nella rimozione degli illeciti amministrativi commessi dal fallito stesso;
  • Il curatore fallimentare non può essere considerato ‘detentore dei rifiuti’, ai sensi della normativa europea.

Post di Alberto Antico – dottore in giurisprudenza

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Sull’interesse necessario per impugnare il titolo edilizio del vicino

18 Set 2018
18 Settembre 2018

Il TAR Veneto fa il punto sulla questione dell'interesse necessario per impugnare il titolo edilizio del vicino, confermando che il solo criterio dello stabile collegamento territoriale con il contesto nel quale è destinato a sorgere l’intervento edilizio contestato (vicinitas) non può essere considerato, di per sé, dato sufficiente a dimostrare l’esistenza di un concreto pregiudizio a carico di chi invoca l’annullamento del titolo abilitativo.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato  
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Spetta al privato dimostrare la data di realizzazione del manufatto

18 Set 2018
18 Settembre 2018

Il T.A.R. ricorda che spetta al privato fornire prove certe attestanti la data di realizzazione di un immobile.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Restituzione degli oneri ed azione di accertamento

18 Set 2018
18 Settembre 2018

L’Ad. Pl. del Consiglio di Stato ricorda che il pagamento del contributo di costruzione (oneri primari/secondari e costo di costruzione) implica un rapporto paritetico tra il privato e la Pubblica Amministrazione che è soggetto alla prescrizione ordinaria di dieci anni. Ciò comporta che, da un lato, la P.A. ha l’obbligo di restituire e/o chiedere l’integrazione nel limite temporale di 10 anni dal rilascio del titolo e che, dall’altro lato, il privato può adire il Giudice Amministrativo, nello stesso termine, per ottenere una sentenza di accertamento del suo diritto di credito.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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