Spetta al proprietario l’onore di provare la data di realizzazione delle opere edilizie

30 Nov 2016
30 Novembre 2016

Il TAR Molise afferma che, ai sensi dell'art. 63, comma 1 e dell'art. 64, comma 1 c.p.a., spetta al ricorrente l'onere della prova in relazione a circostanze che rientrano nella sua piena disponibilità e, quindi, spetta al privato e non alla P.A. anche l'onere della prova circa il tempo di ultimazione delle opere edilizie.

Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →

Le dismissioni delle partecipazioni azionare delle Pubbliche Amministrazioni riguardano anche le autoritĂ  portuali

30 Nov 2016
30 Novembre 2016

Il T.A.R. Veneto ricorda perché la normativa che regolamenta le dismissioni delle partecipazioni azionarie delle Pubbliche Amministrazioni si applica anche alle autorità portuali.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato Read more →

Controversie elettorali

30 Nov 2016
30 Novembre 2016

Il T.A.R. ricorda il riparto di giurisdizione in materia di controversie elettorali, soffermandosi sul termine per proporre ricorso.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato Read more →

Pubblicato sulla G.U. il decreto legislativo 222/2016 c.d. SCIA 2

29 Nov 2016
29 Novembre 2016

Segnaliamo che nel Supplemento Ordinario n. 52 della Gazzetta Ufficiale n. 277 del 26/11/2016 è pubblicato il DECRETO LEGISLATIVO 25 novembre 2016, n. 222 recante: Individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio di attività' (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e di definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività' e procedimenti, ai sensi dell'articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124. 

Il provvedimento entra in vigore 11/12/2016 con la precisazione di cui all'art. 6 ovvero che: "Le regioni e gli enti locali si adeguano alle disposizioni del presente decreto entro il 30 giugno 2017"

http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-11-26&atto.codiceRedazionale=16G00237&elenco30giorni=true

geom. Marco Merlo - funzionario comunale

 

Ancora sull’art. 34 del DPR n. 380/2001

29 Nov 2016
29 Novembre 2016

 

Il T.A.R. Milano afferma che il Comune non può applicare sic et simpliciter la sanzione pecuniaria prevista dall’art. 34 del D.P.R. n. 380/2001, dovendo prima notificare l’ordine di demolizione.

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VAS: autoritĂ  competente e procedente

29 Nov 2016
29 Novembre 2016

Il T.A.R. Milano si occupa della VAS e dei rapporti intercorrenti tra l’autorità competente e quella procedente.

Nella stessa sentenza il Collegio ricorda quando sorge l’interesse a impugnare un piano.

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Quando c’è la giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche?

29 Nov 2016
29 Novembre 2016

Il T.A.R. Veneto chiarisce che sono attratte dalla giurisdizione del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche i provvedimenti che, pur se promananti da autoritĂ  diverse da quelle specificamente preposte alla tutela delle acque, sono caratterizzati dall'incidenza diretta sulla materia delle acque pubbliche, mentre spettano al Giudice Amministrativo quelle controversie nelle quali i provvedimenti impugnati incidono sulla materia e sul regime delle acque pubbliche in via meramente strumentale ed indiretta.

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Come si devono interpretare gli atti di gara?

29 Nov 2016
29 Novembre 2016

Il T.A.R. Veneto chiarisce come devono essere interpretati gli atti di gara, ovvero il bando, il disciplinare di gara e il capitolato speciale.

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La Corte Costituzionale dichiara in parte illegittima la L. 124 del 2015 (c.d. Legge Madia)

28 Nov 2016
28 Novembre 2016

La Corte Costituzionale ha ritenuto illegittime alcune disposizioni della legge di delegazione n. 124 del 2015, nota come "legge Madia".  

La sentenza non travolge i decreti legislativi delegati emanati in attuazione della legge di delegazione. 

Con la sentenza n. 251 del 2016, infatti la Corte Costituzionale ha dichiarato:

1) l’illegittimità costituzionale dell’art. 11, comma 1, lettere a), b), numero 2), c), numeri 1) e 2), e), f), g), h), i), l), m), n), o), p) e q), e comma 2, della legge 7 agosto 2015, n. 124 (Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche), nella parte in cui prevede che i decreti legislativi attuativi siano adottati previa acquisizione del parere reso in sede di Conferenza unificata, anziché previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni;

2) l’illegittimità costituzionale dell’art. 17, comma 1, lettere a), b), c), d), e), f), l), m), o), q), r), s) e t), della legge n. 124 del 2015, nella parte in cui, in combinato disposto con l’art. 16, commi 1 e 4, della medesima legge n. 124 del 2015, prevede che il Governo adotti i relativi decreti legislativi attuativi previo parere in sede di Conferenza unificata, anziché previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni;

3) l’illegittimità costituzionale dell’art. 18, lettere a), b), c), e), i), l) e m), numeri da 1) a 7), della legge n. 124 del 2015, nella parte in cui, in combinato disposto con l’art. 16, commi 1 e 4, della medesima legge n. 124 del 2015, prevede che il Governo adotti i relativi decreti legislativi attuativi previo parere, anziché previa intesa, in sede di Conferenza unificata;

4) l’illegittimità costituzionale dell’art. 19, lettere b), c), d), g), h), l), m), n), o), p), s), t) e u), della legge n. 124 del 2015, nella parte in cui, in combinato disposto con l’art. 16, commi 1 e 4, della medesima legge n. 124 del 2015, prevede che il Governo adotti i relativi decreti legislativi attuativi previo parere, anziché previa intesa, in sede di Conferenza unificata.

Nella sentenza si precisa quanto segue: "9.– Le pronunce di illegittimità costituzionale, contenute in questa decisione, sono circoscritte alle disposizioni di delegazione della legge n. 124 del 2015, oggetto del ricorso, e non si estendono alle relative disposizioni attuative. Nel caso di impugnazione di tali disposizioni, si dovrà accertare l’effettiva lesione delle competenze regionali, anche alla luce delle soluzioni correttive che il Governo riterrà di apprestare al fine di assicurare il rispetto del principio di leale collaborazione".

sentenza-Corte-Costituzionale-251-del-2016

Pubblichiamo anche la sintesi della sentenza, tratta dal sito della Corte Costituzionale

sintesi-della-sentenza-della-corte-costituzionale-n-251-del-2016

Illegittima occupazione di area privata: rimedi per il privato e differenza tra tutela risarcitoria in forma specifica e tutela restitutoria

28 Nov 2016
28 Novembre 2016

Il TAR Salerno si occupa dei rimedi utilizzabili dal privato in caso di illegittima occupazione di un'area da parte della P.A.

In primo luogo, il TAR precisa i concetti che possono rilevare in questa materia: "il limite della eccessiva onerosità è codificato, dal’art. 2058 c.c., in relazione alla tutela risarcitoria (in forma specifica) e non per quella restitutoria (che trova fondamento negli artt. 948 ss. ed è preordinata alla tutela reale della proprietà) e, per altro verso, l’ulteriore limite di cui all’art. 2933 c.c. (relativo alla riduzione in pristino di quanto sia stato realizzato in violazione dell’obbligo di non fare) si riferisce solo alla ricorrenza di pregiudizi per l’intera economia nazionale e non a quello “localizzato” (in termini, da ultimo, Cass. sez. I, 23 agosto 2012, n. 14609).

In secondo luogo, il TAR afferma che il privato non può esercitare direttamente l'azione restitutoria, ma deve costringere la P.A. a rispondere sulla istanza di provvedere ai sensi dell'articolo 42 bis del D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327.

In verità noi non abbiamo trovato traccia nell'articolo 42 bis che il meccanismo funzioni come afferma il TAR Salerno, prevedendo tale articolo una possibilità per la P.A. e non un obbligo per il privato di chiedere alla P.A. se vuole usufruirne. 

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