La sostituzione abusiva di un bosco con filari di viti costituisce illecito paesaggistico non sanabile

28 Set 2016
28 Settembre 2016

Il TAR Veneto afferma che la sostituzione abusiva di un bosco con filari di viti costituisce un illecito paesaggistico non sanabile, cosicchè deve ordinata la rimessione in pristino.

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Quali danni deve risarcire l’aggiudicatario che rifiuta di stipulare il contratto?

28 Set 2016
28 Settembre 2016

La Cassazione civile, ponendo fine a numerose pronunce contrastanti, ha chiarito che la responsabilità pre-contrattuale riveste natura contrattuale da c.d. contatto sociale. Di conseguenza il risarcimento (lucro cessante e danno emergente) non è più dovuto nei limiti del c.d. interesse negativo - ovvero nei limiti della perdita di tempo e di risorse subite - , ma in quello c.d. positivo -ovvero il lucro che si sarebbe ottenuto se il contratto si fosse concluso . 

(Forse) partendo da questo approdo i Giudici del Consiglio di Stato hanno di recente statuito che, se l’aggiudicatario si rifiuta senza giustificato motivo di stipulare il contratto, esso è tenuto a risarcire alla stazione appaltante le perdite patrimoniali subite anche se il bando non prevede il versamento di una cauzione provvisoria.

Per quanto concerne il metodo di calcolo, il Collegio lo ancora alle spese necessarie per indire una nuova gara – se non ci sono stati altri offerenti –  ovvero alla differenza patrimoniale tra l’offerta del primo operatore che si rifiuta di stipulare il contratto e quella del secondo concorrente.

Seppur il Collegio non giunga mai ad affermare espressamente che la responsabilità precontrattuale abbia natura contrattuale, dalle conclusioni relative all’escussione della garanzia fideiusissoria e, soprattutto, da quelle connesse alle modalità del calcolo del risarcimento del danno nei limiti del c.d. interesse positivo, sembra proprio evincersi ciò.

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Manuale ANCI sul testo unico delle società partecipate

28 Set 2016
28 Settembre 2016

Segnalo che all'indomani dell'entrata in vigore (23/09) del decreto legislativo n. 175/2016, recante il Testo Unico in materia di società partecipate, l'Anci al fine di offrire ai Comuni un primo quadro di analisi e orientamento su un tema determinante per l’erogazione di servizi, ha predisposto il terzo manuale operativo dedicata a prime note e approfondimenti sulle innovazioni ordinamentali di maggior impatto per i Comuni.

Nel testo si può trovare un pratico scadenzario dei vari adempimenti a carico dei Comuni e degli amministratori delle società partecipate nonché un fac-simile di deliberazione del Consiglio Comunale per il piano di razionalizzazione previsto dall’articolo 24 del provvedimento.

geom. Marco Merlo - funzionario comunale

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RTI: quote di esecuzione e di possesso

28 Set 2016
28 Settembre 2016

Il T.A.R. ricorda gli approdi giurisprudenziali formatisi in relazione all’art. 37 del vecchio Codice Appalti sulla corrispondenza delle quote di partecipazione di una RTI con quelle di possesso.

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Prestazioni sanitarie ad alta specializzazione effettuate all’estero: quale Giudice è competente?

28 Set 2016
28 Settembre 2016

Il T.A.R. dà atto dei diversi filoni giurisprudenziali esistenti in merito alle controversie inerenti le autorizzazioni alle prestazioni e le correlate richieste di rimborso spese per le prestazioni mediche di alta specializzazione effettuate all’estero in regime di assistenza sanitaria indiretta, giungendo ad affermare la giurisdizione del Giudice Ordinario.

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Distanze tra pareti finestrate del DM 1444/68: l’argomento infinito

27 Set 2016
27 Settembre 2016

La dott.ssa Lorena Pigozzo dello Studio BrokerSolver ha redatto uno studio sulle distanze tra pareti finestrate previste dal   DM 1444/68, che pubblichiamo in allegato.

Si legge nell'introduzione: "Mai argomento è risultato più “frequente” nelle conversazioni e nei confronti tra libero professionisti e funzionari.

Sebbene siano passati molti anni dall'entrata in vigore del DM 1444/68, ancora oggi l'argomento pare non abbia trovato pace e ci si rende conto che alcuni dei punti che originariamente apparivano nevralgici risultano dolenti ancora oggi. 

Conversando con diversi funzionari pubblici mi sono resa conto che ancora oggi vi è il tentativo di dipanare casi più o meno complessi - a volte avvalendosi di escamotage interpretativi dell'art.9 del DM 1444/68 - con modalità a rischio ricorso.

In realtà, almeno dal mio punto di vista, la giurisprudenza ha chiuso – in senso interpretativo – sempre più il proprio orientamento, lasciando pochissimo spazio a “variopinte decrittazioni” della norma. 

In buona sostanza è tendenzialmente opportuno approcciare un interpretazione rigorosa e orientativamente restrittiva e nel contempo attenersi, laddove l'orientamento giurisprudenziale non risulti uniforme, alle sentenze più recenti o a quelle prevalenti".

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La P.A. deve esprimersi sempre e in ogni caso sulle richieste dei cittadini anche se queste siano manifestamente infondate o inammissibili

27 Set 2016
27 Settembre 2016

Il TAR Lecce afferma che la P.A. deve esprimersi sempre e in ogni caso sulle richieste dei cittadini anche se queste siano manifestamente infondate o inammissibili.

Avuto riguardo alla peculiare destinazione urbanistica prevista per le aree di sua proprietà ricadenti nell'ambito di un Piano Particolareggiato nonché alla decadenza del vincolo impresso sulle stesse per l'intervenuta scadenza del medesimo strumento di pianificazione, il ricorrente chiedeva al Comune di procedere alla riqualificazione urbanistica delle medesime aree ovvero alla reiterazione su di esse di altro vincolo, ma il Comune non rispondeva.

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La redazione del Piano cave è frutto di attività discrezionale

27 Set 2016
27 Settembre 2016

Il T.A.R. Brescia conferma che l’approvazione del Piano cave rientra nel genus della discrezionalità amministrativa degli enti competenti, trattandosi di un atto a carattere pianificatorio.

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Chi può impugnare la deliberazione consiliare che dichiara il dissesto finanziario del comune?

27 Set 2016
27 Settembre 2016

Il TAR Calabria afferma che tutte le singole persone fisiche residenti in un comune sono titolate ad impugnare la deliberazione che dichiara il dissesto finanziario dell’ente, la quale costituisce la premessa per ulteriori provvedimenti sfavorevoli (quali, ad es. la riduzione dei servizi offerti alla cittadinanza, l’aumento delle tariffe dei restanti servizi, l’aumento dell’aliquota dell’imposta comunale sugli immobili).

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Gare pubbliche e diritti soggettivi

27 Set 2016
27 Settembre 2016

Il T.A.R. ricorda che soltanto dopo la stipulazione di un contratto pubblico sorgono posizioni di diritto soggettivo.

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