Vicinitas e piena conoscenza
In materia edilizia, il T.A.R. affronta sia la questione della c.d. viciniats sia quella della c.d. piena conoscenza del provvedimento impugnato.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Sul trasferimento d’autorità del dipendente pubblico
Il T.A.R. ricorda i presupposti giuridico-fattuali che devono ricorrere per poter disporre legittimamente il cd. trasferimento d’autorità per incompatibilità ambientale del dipendente pubblico.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Sulla nomina dei commissari
Il T.A.R. si sofferma sulle modalità della nomina dei commissari previste dall’art. 261, c. 12 del D. Lgs. n. 50/2016, chiarendo che l’omessa predeterminazione delle regole di competenza e trasparenza circa la predetta nomina non inficia la nomina se non siano in concreto vulnerati i principi di competenza e di trasparenza.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Economia Circolare: Il parlamento europeo ha approvato 4 direttive sui rifiuti, un regolamento sul biologico ed elaborazioni in materia ambientale
Regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio
Decisione (UE) 2018/853 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, recante modifica del regolamento (UE) n. 1257/2013 e delle direttive 94/63/CE e 2009/31/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e delle direttive 86/278/CEE e 87/217/CEE del Consiglio per quanto riguarda le norme procedurali in materia di elaborazione delle relazioni in materia ambientale e che abroga la direttiva 91/692/CEE del Consiglio
Post di Daniele Iselle - funzionario comunale
Responsabilità del mediatore nell’ipotesi di immobili non conformi alle discipline urbanistiche
La dottoressa Alessandra Piola, che sentitamente ringraziamo, ci invia la nota che pubblichiamo sulla responsabilità del mediatore nell’ipotesi di immobili non conformi alle discipline urbanistiche.
Sulla valutazione delle offerte
Il T.A.R. ricorda come devono essere valutate le offerte
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Opere abusive realizzate in aree sottoposte a vincolo: quali sono gli interventi sanabili?
Il Tar Lazio – Roma, confermando l’orientamento giurisprudenziale dominante, ha chiarito che il condono edilizio di opere abusivamente realizzate in aree sottoposte a specifici vincoli è applicabile esclusivamente agli interventi di minore rilevanza indicati ai numeri 4, 5 e 6 dell'allegato 1 della legge n. 326 del 2003 (restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria), previo parere favorevole dell'Autorità preposta alla tutela del vincolo.
Invece, non sono in alcun modo suscettibili di sanatoria le opere abusive di cui ai numeri 1, 2 e 3 del medesimo allegato (opere realizzate in assenza o in difformità dal titolo abilitativo, interventi di ristrutturazione edilizia in assenza o in difformità dal titolo edilizio), anche se l'area è sottoposta a vincolo di inedificabilità relativa e gli interventi risultano conformi alle norme urbanistiche e alle prescrizioni degli strumenti urbanistici.
Post di Erica Cunico – dottoressa in giurisprudenza
Assunzione diretta dei pubblici servizi da parte dei Comuni e delle Province e obbligatorietà del ricorso all’arbitrato
Con la sentenza in commento la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 24, cc. 7 e 8 del R.D. n. 2578/1925 (Approvazione del testo unico della legge sull’assunzione diretta dei pubblici servizi da parte dei comuni e delle province), nella parte in cui demanda ad un collegio arbitrale la determinazione dell’ammontare dell’indennità di riscatto degli impianti per l’esercizio dei servizi pubblici locali, precludendo il ricorso all’autorità giudiziaria ordinaria.
In particolare, secondo la Corte Costituzionale, la fonte dell’arbitrato non può essere individuata in una legge ordinaria o in una volontà autoritativa perché solo la scelta dei soggetti può derogare al precetto contenuto nell’art. 102, c. 1, Cost.
Ciò corrisponde anche alla garanzia costituzionale dell’autonomia delle parti garantita dall’art. 24, c. 1 della Costituzione.
In conclusione, viene dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 24, cc. 7 e 8, del R.D. n. 2578/1925, nella parte in cui non riconosce il diritto di ciascun soggetto di adire l’autorità giudiziaria ordinaria, in caso di mancato accordo sulla determinazione dell’indennità di riscatto degli impianti afferenti l’esercizio dei servizi pubblici.
Post di Erica Cunico – dottoressa in giurisprudenza
Il Comune non ha l’obbligo di rispondere all’istanze di annullamento in autotutela
Il T.A.R. conferma che non sussiste l’obbligo per la P.A. di rispondere alle richieste di annullamento d’ufficio di atti e/o provvedimenti amministrativi.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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