Calcolo del costo di costruzione, nel caso di plurimi interventi edilizi
Nel caso di specie, il privato chiedeva al Comune l’autorizzazione per il seguente progetto, all’esito del quale vi sarebbe stata una minor volumetria complessiva rispetto a prima:
- ristrutturazione di un fabbricato A con cambio di destinazione d’uso, per il ricavo di un’officina da spostare dal fabbricato B, oggetto quest’ultimo di demolizione;
- ristrutturazione con demolizione e ricostruzione di un fabbricato C.
Il privato chiedeva altresì che il costo di costruzione fosse calcolato secondo i parametri della nuova costruzione.
Il Comune – un po’ stupito – rispondeva che il complessivo intervento doveva qualificarsi come una ristrutturazione edilizia, il che peraltro avrebbe comportato un minor costo di costruzione.
Il TAR Veneto ha confermato l’impostazione del Comune. Gli oneri di costruzione non vanno computati in modo atomistico, riferiti a ciascuna volumetria edificata o alla destinazione specifica delle singole volumetrie, ma vanno imputati all’intervento edilizio complessivamente considerato.
Post di Alberto Antico – avvocato
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