Il cambio di destinazione d’uso nel Veneto: nota di Daniele Iselle

22 Mag 2025
22 Maggio 2025

La regione Veneto detta una disciplina in parte innovativa sul cambio di destinazione d’uso degli immobili.

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3 replies
  1. Anonimo says:

    Perché non tutte le modifiche intra-categoria sono libere?
    La legge regionale stabilisce che i mutamenti intra-categoria (come da residenziale a residenziale, commerciale a commerciale, industriale a industriale) non necessitano di un titolo edilizio se non sono accompagnati da opere edilizie, a meno che non vi siano limitazioni nello strumento urbanistico comunale. Tuttavia, ci sono delle restrizioni e condizioni che possono entrare in gioco, specialmente quando:

    Esempi di mutamenti intra-categoria che potrebbero richiedere titolo edilizio:
    Mutamenti da una tipologia di commercio a un’altra (come il passaggio da commercio all’ingrosso a commercio al dettaglio) che potrebbero alterare la destinazione d’uso pratica di un’area (anche se rimani dentro la categoria “commerciale”), soprattutto in termini di afflusso di persone, parcheggi, viabilitĂ  e servizi. In questo caso, la legge regionale e le norme locali potrebbero richiedere una comunicazione di avvio attivitĂ  o una SCIA.

    Mutamenti da un’attivitĂ  industriale a una artigianale: anche se si rimane nella stessa categoria funzionale (attivitĂ  produttive), l’intensitĂ  e il tipo di impatto (soprattutto ambientale) potrebbero richiedere un esame preliminare o una comunicazione formale al comune.

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  2. Anonimo says:

    Liberalizzazione piĂą ampia per intra-categoria senza opere: nessun titolo edilizio necessario, nemmeno SCIA.

    *Turistico-ricettiva – Da B&B a affittacamere o albergo

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    • Anonimo says:

      L’aspetto centrale qui è che la legge regionale consente liberamente i mutamenti intra-categoria, cioè il cambio d’uso che avviene all’interno della stessa categoria funzionale. Questo significa che, se un immobile è giĂ  classificato in una certa categoria d’uso (ad esempio, “produttivo”), sarĂ  possibile modificarne la destinazione d’uso da un tipo di attivitĂ  produttiva a un altro (ad esempio, da industriale a artigianale) senza necessitĂ  di un’autorizzazione complessa, fintanto che il cambiamento rimane all’interno della stessa categoria.

      Mutamenti intra-categoria (come da industriale a artigianale) possono influenzare gli oneri di urbanizzazione, con una variazione delle tariffe applicabili a seconda della destinazione d’uso.

      Se un immobile commerciale cambia destinazione da commercio al dettaglio a somministrazione di alimenti e bevande, si resta sempre nella categoria “commerciale”, e quindi non sarebbe necessario alcun permesso speciale.

      In veritĂ  il commerciale all’ingrosso da quello al dettaglio, per un esistente in zona produttiva, è molto differente sia in termini di fattibilitĂ  sia in termini di standard urbanistici.

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