L’inerzia serbata nei confronti di una SCIA in sanatoria ex art. 37 T.U. edilizia costituisce silenzio-inadempimento
Il Consiglio di Stato ha affermato che sussiste, in linea generale, un obbligo della P.A. di pronunciarsi sull’istanza di SCIA in sanatoria ex art. 37 d.P.R. 380/2001 con la correlativa legittimazione del privato ad agire in giudizio a fronte del silenzio serbato dalla P.A. ai sensi degli artt. 31 e 117 c.p.a., non potendosi predicare l’avvenuta formazione del silenzio-assenso sull’istanza presentata, poiché l’art. 37 cit. (nel caso di specie, nel testo antecedente alla cd. riforma Salva casa), a differenza dell’art. 36 che lo precede (relativo al silenzio-rigetto sull’istanza di permesso di costruire in sanatoria), non assegna al silenzio serbato dalla P.A. alcun valore provvedimentale.
La pronuncia fa riferimento alla normativa antecedente alla cd. riforma Salva casa.
Post di Alberto Antico – avvocato
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