Non sarebbe necessario il consenso di tutti i comproprietari per realizzare opere sulla parte comuni
Il comproprietario di una corte comune ha realizzato abusivamente alcune opere edili in una corte comune (un massetto in calcestruzzo, realizzato a gradoni lungo i due lati del fabbricato, e un muretto sottoscarpa, con sovrastante struttura tecnica per le utenze) e ne ha chiesto la sanatoria, che il comune non ha concesso per la mancanza del consenso degli altri comproprietari.
Il TAR Pescara ha ritenuto illegittimo il diniego, ponendosi in difformità dalla prevalente giurisprudenza.
Post di Dario Meneguzzo
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