L’interesse a ricorrere nel caso di provvedimenti temporanei ma destinati ad essere reiterati nel tempo
Nel caso di specie, alcuni privati impugnavano la concessione di occupazione di suolo pubblico disposta dal Comune.
Passati diversi anni nelle more del giudizio di primo e secondo grado, l’Amministrazione e il controinteressato eccepivano il sopravvenuto difetto di interesse al ricorso, poiché la concessione impugnata era risalente di 13 anni e aveva ormai esaurito i suoi effetti.
Il Consiglio di Stato, però, ha respinto l’eccezione, perché analoghe concessioni si erano succedute nel corso degli anni e potranno essere rilasciate anche in futuro, perciò deve essere riconosciuto il permanere dell’interesse al ricorso in capo al ricorrente, al fine di consentirgli di risolvere il problema di merito e di impedire il ripresentarsi di una analoga situazione lesiva del suo interesse.
Post di Daniele Iselle – funzionario comunale
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