Soccombenza e condanna alle spese
Nel caso de quo, il Comune aveva denegato un permesso di costruire sulla base del parere illegittimo di un’altra Autorità; il TAR Veneto ha quindi condannato entrambe le PP.AA. a rifondere le spese legali poiché il Comune avrebbe dovuto tenere conto delle osservazioni del privato e, trattandosi di un’ipotesi di SUAP, reiterare la richiesta di parere all’Autorità (invece che limitarsi a negare il rilascio del titolo edilizio).
Post di Alessandra Piola – avvocato
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In sostanza ha ragione il TAR, si doveva reiterare la richiesta di parere all’Autorità, e dopo fare il diniego, anche se magari il parere dell”altra autorità sarebbe stato sempre un contrario presumo. Però appare corretta la sentenza del TAR, il SUAP non può fare un diniego senza prima sentire l’altra autorità in caso di controdeduzione, quanto meno per incompetenza e quasi si ravvisa un abuso di potere-
A discoIpa del SUAP si potrebbe osservare, il risparmio di duplicazioni di attività, magari pensando che il riesercizio di richiedere un nuovo parere, non poteva comunque portare nella sostanza ad un parere diverso, il tutto a discapito di una garanzia di una maggiore efficienza all’azione amministrativa,
Andava prima fatto il preavviso di rigetto art. 10-bis, in quella fase si doveva tenere conto delle controdeduzioni, ma se era intervento in contrasto a mio avviso avere denegato il permesso è stato corretto- non so come mai la condanna-
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