Illegittimo il PdC in sanatoria rilasciato a seguito dell’acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell’abuso edilizio
La Corte di cassazione penale ha affermato che il permesso di costruire in sanatoria, successivo all’acquisizione al patrimonio immobiliare del Comune, è illegittimo, in quanto emesso a favore di un soggetto che non era più titolare del bene, spettando al Comune di stabilire se mantenere o demolire l’opera.
Il rilascio del PdC in sanatoria ex art. 36 d.P.R. 380/2001 non presuppone, quale atto implicito, la rinuncia da parte del Comune al diritto di proprietà sull’opera abusiva già acquisita al suo patrimonio a seguito del decorso del termine di 90 giorni dalla notifica dell’ordine di demolizione, non essendovi coincidenza, sul piano della competenza, tra l’organo adottante l’atto presupponente (PdC in sanatoria) - ufficio tecnico comunale - e l’organo competente all’adozione dell’atto presupposto implicito (rinuncia al diritto di proprietà), da individuarsi in distinti e superiori organi comunali.
Post del Dott. Ing. Mauro Federici
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