Le diverse ipotesi di fiscalizzazione dell’abuso edilizio
Il Consiglio di Stato ha offerto una pregevole ricostruzione delle diverse ipotesi di fiscalizzazione dell’abuso edilizio.
In particolare, ferma restando la priorità sempre e comunque accordata all’opzione ripristinatoria, l’impossibilità di addivenirvi è affidata a più stringenti esigenze complessive di staticità e sicurezza della costruzione nel caso della variazione essenziale o totale difformità, mentre è circoscritta alla sussistenza di esigenze di salvaguardia in quanto tale della parte “buona” del manufatto, in caso di difformità parziale dal titolo, prescindendo, solo in tale ultima ipotesi, dalla tipologia di intervento effettuato (che dunque può anche non essere una ristrutturazione).
Post di Daniele Iselle
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