Rassegna di giurisprudenza in materia di abusi edilizi

10 Mar 2025
10 Marzo 2025

La rassegna contiene i seguenti post:

1. Aree da acquisire

2. Doppia conformità

3. Principii in materia di abusi edilizi

4. Conseguenze della mancata diffida nell’ipotesi di abusi sul Demanio

5. Rapporto tra art. 31 e 38 del T.U.E.

6. Una tettoia difficile da salvare…

7. Il verbale della Polizia municipale che accerta un abuso edilizio

8. Traslazione di un fabbricato come variazione essenziale e non come “variante leggera”

9. Non vi è un diritto quesito a mantenere la volumetria a suo tempo condonata

10. Ordinanza di demolizione ed acquisizione dell’area

11. L’impossibilità di demolire un abuso edilizio

12. Sanzione pecuniaria per mancata demolizione dell’abuso edilizio accertato

13. Sanzione pecuniaria per abuso paesaggistico non demolito

14. Le opere edilizie eseguite su di un abuso edilizio divengono a loro volta abusive

15. Le tolleranze di cantiere nei confronti di un intero fabbricato (prima della cd. riforma Salva casa)

16. Valutazione unitaria degli abusi edilizi

17. Non si dà affidamento alla conservazione degli abusi edilizi

18. L’ordinanza di demolizione come attività vincolata

19. Ricorso avverso l’ordinanza di demolizione, presentazione dell’istanza di sanatoria, poi denegata con atto impugnato: quid iuris?

20. Successione di ordinanze di demolizione aventi ad oggetto il medesimo asserito abuso edilizio

21. Sanzione sostitutive della demolizione

22. Nuovo ordine di demolizione e sopravvenuta carenza al ricorso

23. Ordinanza di demolizione e proprietario incolpevole

24. Ordinanza di demolizione e mancata ostensione di alcuni documenti endoprocedimentali

25. Opere abusive su area demaniale

26. Sanzioni in materia edilizia al momento di applicazione della sanzione

27. Mancata notifica dell’ordinanza di demolizione a tutti i comproprietari

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2 replies
  1. SanVittore says:

    Il Consiglio di Stato ha affermato che è legittima la delibera comunale di approvazione del PRG che, riguardo alla Zona A, preveda che, in caso di effettuazione di un intervento di demolizione e ricostruzione, il proprietario possa usufruire dell’indice assegnato alla zona, senza alcun vantaggio derivante dal pregresso condono che ha legittimato in via eccezionale l’immobile in un dato momento storico. Pertanto, non è configurabile un diritto quesito a vedersi riconosciuta la volumetria aggiuntiva oggetto di condono rispetto alla disciplina urbanistico-edilizia vigente in via ordinaria.

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  2. Anonimo says:

    Sul punto 9, immagino si voglia dire che non esiste un diritto acquisito a mantenere la volumetria precedentemente condonata. Infatti, se il Comune, nell’ambito della pianificazione urbanistica della zona, decide di ridurre l’indice edificabile rispetto alla cubatura condonata esistente, ciò non comporta un diritto automatico all’utilizzo dell’intera volumetria. Questa possibilità è, invece, prevista dall’art. 34-ter della legge ‘Salva Casa’.

    Rispondi

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