Sanatoria e doppia conformità
Come noto, spetta al privato dimostrare al Comune la cd. doppia conformità richiesta dall’art. 36 del d.P.R. n. 380/2001. Nella stessa sentenza il Collegio si sofferma sui presupposti che devono sussistere per chiedere la cd. fiscalizzazione dell’abuso edilizio ai sensi dell’art. 38 del d.P.R. n. 380/2001.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
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Sentenza Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 15 dicembre 2023, n. 10864
Ribadisce che deve essere il privato a dimostrare l’epoca degli abusi, ma poi pure:
3. Quando si inverte l’onere della prova
Nonostante tali precise linee ermeneutiche, occorre evidenziare un’ipotesi in cui si inverte l’onere della prova sulla data di realizzazione e sull’originaria consistenza di un immobile di cui l’Amministrazione contesti l’abusività.
Ipotesi che si riscontra a fronte della presentazione di concreti elementi di riscontro sulla data di realizzazione e sull’originaria consistenza dell’immobile a cui segue il trasferimento dell’onere della prova contraria in capo all’Amministrazione.
In altre parole, dunque, solo se il privato fornisce “concreti elementi di riscontro” spetta all’Amministrazione confutarli adeguatamente con prove di segno opposto.
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