Varianti essenziali e titolo edilizio
Il T.A.R. Campania - Salerno afferma che le varianti essenziali al PdC, ex art. 32 del d.P.R. n. 380/2001, necessitano di un nuovo PdC per essere regolarizzate, e non di un PdC in variante e/o una SCIA in variante. Infatti, tali titoli servono per sanare “a posteriori” sole le difformità minori e/o minimal, non gli interventi edilizi più impattanti.
Post di Matteo Acquasaliente - avvocato
Questo contenuto è accessibile solo agli abbonati. Se sei abbonato, procedi con il login. Se vuoi abbonarti, clicca su "Come registrarsi" sulla colonna azzurra a destra
art. 167 comma 4 del codice urbani per la sanatoria mi pare, non 136 coma 7 —
buon giorno Avvocato. sempre che si possa sanare ai sensi dell’art. 36 la variazione essenziale, che in zona vincolata, ammesso che sia possibile sanare dal punto di vista edilizio-urbanistisco, poi ai sensi dell’art. 136 comma 7, non si può, quindi rimane solo l’art. 34 del dpr 380/2001. Il PdC in variante e/o una SCIA in variante, in effetti non sono ammessi. Rimane pi da chiarire, che essendo variante essenziale e nel frattempo sono cambiate le norme, tutto l’intero intervento deve essere conforme alla nuova norma.
Leave a Reply
Want to join the discussion?Feel free to contribute!