Il TAR precisa che, senza la riduzione della fascia di rispetto, non è possibile ottenere la sanatoria di un'opera costruita all'interno della fascia di rispetto autostradale.
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Il T.A.R. si sofferma sulla Valutazione d’Impatto Ambientale, spiegando che si tratta di un valutazione discrezionale che concerne pressoché esclusivamente gli aspetti e/o gli impatti ambientali dell’intervento progettato e non tanto quelli urbanistico-edilizi.
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Il T.A.R. ricorda che la violazione della disciplina tariffaria in materia di trasmissione, distribuzione, misura e vendita dell’energia elettrica e gas e in materia di corrispettivi di allacciamento e diritti fissi determina un illecito di mera condotta, che va punito considerando il fatturato prodotto illecitamente.
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Il T.A.R. specifica da quale momento decorra il termine di trenta giorni previsto per impugnare gli atti di gara, quando alla seduta pubblica della commissione esaminatrice partecipi un delegato della ricorrente.
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Il TAR precisa che, sebbene la legge n. 1150/1942, nella sua formulazione originaria, prescriveva l'obbligo della licenza edilizia solo nell'ambito dei centri abitati e ove esistesse il piano regolatore comunale, sono rimasti salvi i regolamenti edilizi anteriori al 1942  che richiedevano l'autorizzazione del sindaco per edificare in qualsiasi parte del territorio comunale, con la conseguenza che le opere non autorizzate sono abusive, anche se realizzate dopo il 1942, al di fuori dei centri abitati.
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Il T.A.R. ricorda che l’annullamento d’ufficio, ex art 21 nonies della L. n. 241/1990, non è affatto un atto dovuto da parte dell’Amministrazione comunale, quanto un atto pienamente discrezionale.
 Post di Matteo Acquasaliente
Il T.A.R. Veneto, dopo aver ricordato che con il decorso dei 30 giorni dalla presentazione dell’istanza di accesso agli atti si forma il silenzio diniego, ex art. 25, c. 4 della L. n. 241/1990, ricorda che se la Pubblica Amministrazione risponde tardivamente con un provvedimento espresso, si riaprono i termini per l’impugnazione.
Post di Matteo Acquasaliente
Il T.A.R. Brescia, dopo aver dato atto dei diversi orientamenti giurisprudenziali che indicano il momento in cui deve essere verificata la regolarità del DURC, spiega perché bisogna possedere il DURC - ai fini di ammissione alla gara - già al momento della presentazione dell’offerta.
Il T.A.R. chiarisce se, con riferimento agli appalti di servizi, le tabelle ministeriali sul costo del lavoro abbiano valore cogente o meno.
Post di Matteo Acquasaliente
Il T.A.R., in un’approfondita e dettagliata sentenza, analizza la voce dell’offerta costituita dal “costo del personale” previsto dall’art. 82, c. 3 bis del Codice Appalti, chiarendo come deve essere interpretata questa locuzione.
Post di Matteo Acquasaliente
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