Circolare mensile per l’impresa n. 7/2016
Per gentile concessione di Società & Professionisti srl pubblichiamo la circolare mensile per l'impresa n. 7 del 2016. Read more →
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La Suprema Corte di Cassazione conferma quanto già statuito dal TSAP sull’esistenza di due tipologie distinte di vincolo idraulico.
Il primo, previsto dall’art. 133 lett. a) del RD n. 268 del 1904, concerne le opere di bonifica e loro pertinenze e prevede, a secondo della la loro importanza, una distanza minima per i fabbricati che può essere fissata da 4 a 10 metri; il secondo, previsto dall’art. 96 lett. f) del RD n. 523 del 1904, concerne tutte le altre acque pubbliche, le loro sponde, alvei e difese e fissa la distanza minima di 10 metri per le tutte le costruzioni.
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Il TAR Piemonte ha dichiarato il proprio difetto di giurisdizione in relazione alla controversia in oggetto, in relazione alla domanda finalizzata ad ottenere gli assegni, per il nucleo famigliare e di maternità, previsti dagli artt. 65 e 66 della L. 448/98.
La Giunta Municipale aveva deliberato “di condizionare in modo tassativo l’erogazione dei servizi a domanda individuale al pagamento delle relative contribuzioni; di condizionare l’erogazione dei contributi economici di ogni genere erogati dal Comune al pagamento dei tributi locali (IMU-TASI-TARI) al fine di scongiurare il verificarsi di situazioni di danno erariale; di condizionare l’erogazione dei contributi provenienti da altri Enti Pubblici, oltre che alla verifica della veridicità delle dichiarazioni, anche alla verifica della posizione contributiva dell’utente nei confronti del pubblico erario (tributi locali) considerando questo ultimo come bene collettivo da tutelare anche quando si tratti di erogazioni non finanziate dalle entrate proprie del Comune… per quanto attiene ai contributi erogati da altri Enti Pubblici, di procedere, in prima istanza, all’accurata verifica della veridicità delle dichiarazioni con particolare riferimento ai casi dichiarati a reddito “zero” e, successivamente, di procedere alla verifica della posizione contributiva dell’utente nei confronti del pubblico erario (tributi locali) sospendendo erogazione del contributo fino all’avvenuta regolarizzazione della posizione contributiva stessa”.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →
Il T.A.R., dopo aver ricordato che, di regola, le controversie attinenti alla nomina c.d. negoziale e fiduciaria dl Direttore di una struttura sanitaria spettano al G.O., chiarisce in quali casi vi può essere la giurisdizione del G.A..
Sulla questione pubblichiamo in un altro post anche una sentenza del TAR Veneto.
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Il T.A.R. ricorda che le peculiarità della nomina c.d. fiduciaria del direttore di una struttura sanitaria giustificano l’attrazione delle relative controversie alla giurisdizione ordinaria, non trattandosi di una procedura concorsuale.
Sulla giurisdizione in materia pubblichiamo in un altro post anche una sentenza del TAR Brescia.
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Il T.A.R. ricorda che il meccanismo della c.d. riparametrazione si può invocare solo se è espressamente previsto dal bando di gara. Nella stessa sentenza il Collegio afferma che il metodo di calcolo scelto ed utilizzato dalla stazione appaltante rientra nella c.d. discrezionalità tecnica della P.A.
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Pubblichiamo le slides sul R.U.P., illustrate dalla dott.sa Stefania Di Cindio, che sentitamente ringraziamo, al convegno di Arzignano del 23 giugno 2016
IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO slides - convegno 23 giugno -Arzignano
L'articolo 34 comma 2 del D.P.R. n. 380/2001 stabilisce che la sanzione pecuniaria ivi prevista per l'abusa edilzio dovrà essere quantificata dal Comune, senza margini per valutazioni discrezionali, in misura “pari al doppio del valore venale, determinato a cura della agenzia del territorio”.
Il TAR ritiene che il valore indicato dall'interessato nel proprio modello DOCFA debba essere rivalutato all'attualità.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →
In merito alla sanzione pecuniaria di cui agli artt. 33-34 del D.P.R. n. 380 del 2001, il TAR Piemonte esamina alcune questioni relative alla quantificazione della sanzione da parte dell'Agenzia del Territorio, per quanto riguarda il costo di costruzione dei fabbricati residenziali e non residenziali, l'indice ISTAT che l'Agenzia del Territorio deve applicare e la valutazione della superficie destinata a “uffici/personale" in misura superiore a quella indicata nel modello DOCFA.
Post di Dario Meneguzzo - avvocato Read more →
Il TAR Piemonte afferma che la stima da parte dell'Agenzia del Territorio del valore venale dell'abuso, di cui all’art. 34 comma 2 del D.P.R. n. 380/2001, è immediatamente lesiva e va impugnata in proprio.
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