Tag Archive for: Veneto

Quando può essere dichiarata l’improcedibilità del ricorso per carenza di interesse sopravvenuta?

07 Gen 2015
7 Gennaio 2015

Il T.A.R. Milano si occupa dell’improcedibilitĂ  del ricorso per carenza sopravvenuta di interesse ex art. 35, c. 1 lett. c), c.p.a., chiarendone i presupposti. Read more →

L’avente causa non può giovarsi di un nuovo termine di impugnazione

07 Gen 2015
7 Gennaio 2015

Il T.A.R. afferma che il nuovo avente causa (di un immobile abusivo) non può giovarsi di un nuovo termine di impugnazione per censurare il provvedimento amministrativo collegato all’immobile compravenduto. I termini processuali, infatti, decorrono dalla notifica del provvedimento al suo dante causa.

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Affidamento farmacia e varie questioni problematiche

07 Gen 2015
7 Gennaio 2015

Il T.A.R. Milano si occupa di alcune questioni relative all’affidamento del servizio di una farmacia. Tra i molteplici principi enunciati conferma l’orientamento - non sempre condiviso dal T.A.R. Veneto - secondo cui negli appalti di servizi/forniture l’omessa indicazione degli oneri da rischio specifico non determina l’automatica esclusione dalla gara, a differenza degli appalti di lavori. Read more →

Quando si forma un atto implicito?

07 Gen 2015
7 Gennaio 2015

Il T.A.R. ricorda i presupposti che devono ricorrere affinché si possa formare un atto implicito.

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La stazione appaltante ha l’obbligo di valutare la gravità delle condanne penali

07 Gen 2015
7 Gennaio 2015

Il T.A.R. Milano chiarisce che la stazione appaltante, seppur abbia un forte potere discrezionale nel valutare la gravitĂ  delle condanne penali che incidono sulla moralitĂ  professionale dell’offerente, ha comunque un preciso obbligo di valutare e di considerare l’incidenza dei reati commessi dal legale rappresentante. Se omette tale valutazione, infatti, l’ente pubblico viola l’art. 38 del Codice Appalti. Read more →

Spetta alla P.A. valutare l’affidabilità di un offerente

07 Gen 2015
7 Gennaio 2015

Il T.A.R. Veneto chiarisce la portata dell’art. 38, c. 1, lett. f) del Codice Appalti secondo cui: “1. Sono esclusi dalla partecipazione alle procedure di affidamento delle concessioni e degli appalti di lavori, forniture e servizi, né possono essere affidatari di subappalti, e non possono stipulare i relativi contratti i soggetti:” (...) “f) che, secondo motivata valutazione della stazione appaltante, hanno commesso grave negligenza o malafede nell'esecuzione delle prestazioni affidate dalla stazione appaltante che bandisce la gara; o che hanno commesso un errore grave nell'esercizio della loro attività professionale, accertato con qualsiasi mezzo di prova da parte della stazione appaltante”.

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L’annullamento giurisdizionale di un titolo edilizio non determina sempre la demolizione dell’opera abusiva

05 Gen 2015
5 Gennaio 2015

Il T.A.R. chiarisce la portata dell’art. 38, c. 1 del D.P.R. n. 380/2001 secondo cui: “In caso di annullamento del permesso, qualora non sia possibile, in base a motivata valutazione, la rimozione dei vizi delle procedure amministrative o la restituzione in pristino, il dirigente o il responsabile del competente ufficio comunale applica una sanzione pecuniaria pari al valore venale delle opere o loro parti abusivamente eseguite, valutato dall'agenzia del territorio, anche sulla base di accordi stipulati tra quest'ultima e l'amministrazione comunale. La valutazione dell'agenzia è notificata all’interessato dal dirigente o dal responsabile dell’ufficio e diviene definitiva decorsi i termini di impugnativa”. Il Collegio afferma che l’annullamento giurisdizionale di un titolo edilizio illegittimo, non comporta automaticamente l’obbligo per la P.A. di disporre la demolizione dell’opera abusiva. L’ente, al contrario, valutando le peculiarità de caso concreto egli interessi in gioco, può disporre l’applicazione della sanzione pecuniaria prevista dal suddetto articolo.

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Quale titolo è necessario per affidare il trasporto scolastico?

05 Gen 2015
5 Gennaio 2015

Il T.A.R. si occupa dei requisiti richiesti per poter affidare il servizio di trasporto scolastico ad un soggetto non dipendente dell’ente comunale. Il Collegio ricorda il coacervo di disposizioni che regolano la materia de qua per giungere poi ad affermare la necessità del requisito dell’idoneità professionale.

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Quando il consigliere dissenziente può impugnare una delibera?

05 Gen 2015
5 Gennaio 2015

Il T.A.R.  si occupa della legittimazione dei consiglieri comunali dissenzienti ad impugnare le delibere dell’organo di cui fanno parte, chiarendo che tale legittimazione esiste solamente nei casi in cui vi è una violazione dei diritti/prerogative connessi all’ufficio pubblico ricoperto.

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Le varianti urbanistiche vanno motivate?

05 Gen 2015
5 Gennaio 2015

Il T.A.R.  si occupa delle motivazioni che devono supportare le varianti ai piani urbanistici. Dopo aver affermato che le varianti specifiche richiedono una motivazione più rigorosa rispetto a quelle generali, stabilisce che, in ogni caso, l’Amministrazione deve dare atto delle ragioni di pubblico interesse sopravvenute.

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