Archive for month: Novembre, 2024

Sulla conoscenza del titolo edilizio ai fini del termine per l’impugnazione

27 Nov 2024
27 Novembre 2024

Il T.A.R. Veneto ricorda che il termine di sessanta giorni previsto per impugnare il titolo edilizio del vicino decorre dal momento in cui si ha la piena conoscenza dello stesso e che, laddove si contesti ciò, è necessario fornire una rigorosa prova sul punto.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Documento della P.A. privo di firma

27 Nov 2024
27 Novembre 2024

Il TAR Sardegna ha affermato che il difetto di sottoscrizione degrada a mera irregolarità non viziante quando non vi siano dubbi circa la riferibilità dell’atto alla P.A. e sia possibile, con minimo sforzo, individuarne l’autore.

Nel caso di specie, non era inesistente l’avviso informatico di convocazione degli idonei alla prova orale di un concorso pubblico.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Ampliamento di un allevamento

27 Nov 2024
27 Novembre 2024

Il TAR Veneto evidenzia che l’affiancamento stabile e strutturale di una diversa linea di allevamento di bovini a quella originariamente concessa costituisce ampliamento, e deve quindi essere così valutato (in particolare se trattasi di attività in zona impropria).

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Ampliamento fino a 800 mc in zona agricola

27 Nov 2024
27 Novembre 2024

Il TAR Veneto afferma che, nel caso di una nuova unità abitativa in zona agricola realizzata ai sensi dell’art. 5 l. R.V. n. 24/1985, è possibile un suo ampliamento ai sensi dell’art. 44, co. 5 l. R.V. n. 11/2004 (e quindi fino a 800 mc).

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Edificazione in zona agricola: ampliamento o nuova costruzione?

27 Nov 2024
27 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha ricordato la diversa disciplina che caratterizza l’ampliamento ovvero la nuova costruzione in zona agricola, ai sensi degli artt. 4 e 5 della l. R.V. n. 24/1985.

La questione è dirimente in quanto l’ipotesi di ampliamento comporta l’esaurimento della capacità edificatoria, e dunque l’impossibilità di sfruttare, oggi, l’art. 44, co. 5 l. R.V. n. 11/2004; il Giudice ha risolto la questione della classificazione dell’intervento sulla base della comparazione degli elementi di prova portati dall’Amministrazione e dal privato, e del criterio del “più probabile che non”.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Tolleranze costruttive ante 24 maggio 2024 in un immobile soggetto a vincolo paesaggistico

26 Nov 2024
26 Novembre 2024

L’art. 3, co. 1 d.l. 69/2024, come convertito nella l. 105/2024, cd. riforma Salva casa, afferma che gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024 di cui all’art. 34-bis, co. 1-bis d.P.R. 380/2001, cd. T.U. edilizia, sono soggetti al regime di cui all’art. 2, co. 1 d.P.R. 31/2017.

La disposizione non brilla per chiarezza, a causa del duplice rinvio normativo.

L’ipotesi è quella di una tolleranza costruttiva, compresa nella forbice del 2%-6% sancita dall’art. 34-bis, co. 1-bis T.U. edilizia, presente in un immobile soggetto a vincolo paesaggistico.

La norma in commento rinvia all’art. 2, co. 1 d.P.R. 31/2017, rubricato Interventi ed opere non soggetti ad autorizzazione paesaggistica.

Per l’effetto, gli interpreti ritengono che le tolleranze costruttive ex art. 34-bis, co. 1-bis T.U. edilizia siano esenti da autorizzazione paesaggistica (postuma).

Ciò nonostante il fatto che l’art. 2, co. 1 d.P.R. 31/2017, a livello formale, rinvii a sua volta all’Allegato A del d.P.R. 31/2017, ove alla voce A31 si fa riferimento alla sola percentuale del 2% delle misure progettuali quanto alle modifiche ad altezza, distacchi, cubatura, superficie coperta o traslazioni dell’area di sedime.

Invero, si ritiene che siano esenti dalla compatibilità paesaggistica tutte le tolleranze costruttive dal 2% al 6% dell’art. 34-bis, co. 1-bis d.P.R. 380/2001 e non solo quelle comprese nel 2%.

Infatti, l’art. 3, co. 1 d.l. 69/2024, a stretto rigore, rinvia al “regime” dell’art. 2, co. 1 d.P.R. 31/2017, quindi non anche all’Allegato A del d.P.R. 31/2017, ma solo all’articolo che disciplina gli interventi esenti.

Ciò è confermato anche dal dossier del Senato sulla legge di conversione del decreto Salva casa, che si allega, nella parte in cui si commenta l’art. 3, co. 1 d.l. 69/2024 (cfr. pag. 37).

Post di Alberto Antico – avvocato

Pubblicata in G.U. la legge di conversione del decreto per il contrasto alla violenza contro il personale sanitario

26 Nov 2024
26 Novembre 2024

Con la l. 18 novembre 2024, n. 171 (pubblicata in G.U. n. 276 del 25.11.2024), entrata in vigore il 26.11.2024, il Parlamento ha convertito in legge, con modificazioni, il d.l. 1° ottobre 2024, n. 137, recante misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari, socio-sanitari, ausiliari e di assistenza e cura nell’esercizio delle loro funzioni nonché di danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria.

La legge è disponibile al seguente link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-11-25&atto.codiceRedazionale=24G00190&elenco30giorni=false.

Il testo coordinato del decreto-legge, dopo la sua conversione in legge, è disponibile al seguente link:

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-11-25&atto.codiceRedazionale=24A06283&elenco30giorni=false.

Post di Alberto Antico – avvocato

Sul pagamento degli oneri di urbanizzazione

26 Nov 2024
26 Novembre 2024

Il T.A.R. Veneto ripercorre la natura giuridica degli oneri di urbanizzazione, ricordando che gli stessi vanno corrisposti in base ai valori tabellari vigenti al momento del rilascio dei titoli edilizi, anche quando questi si riferiscono ad una Piano di lottizzazione.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Calcolo del contributo di costruzione e motivazione

26 Nov 2024
26 Novembre 2024

Il TAR Veneto ricorda che il provvedimento con cui viene comunicata la somma dovuta per il contributo di concessione, riguardando una prestazione patrimoniale di diritto pubblico, deve essere motivato in merito ai criteri seguiti e alla ragioni che hanno determinato il calcolo.

Post di Alessandra Piola – avvocato

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Ristrutturazione edilizia e debenza del contributo di costruzione

26 Nov 2024
26 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che l’art. 16, co. 10 d.P.R. 380/2001 deve essere interpretato nel senso che, in caso di interventi di ristrutturazione edilizia, il costo di costruzione è dovuto solo qualora le opere medesime richiedano il permesso di costruire, in conformità a quanto previsto dall’art. 10, co. 1, lett. c d.P.R. cit.; il costo di costruzione non deve essere corrisposto per gli interventi di ristrutturazione realizzabili con SCIA.

Inoltre, per le opere di ristrutturazione edilizia soggette al PdC, il pagamento degli oneri concessori è dovuto solo nel caso in cui l’intervento abbia determinato un aumento del carico urbanistico.

Nel caso di specie, si discuteva di un intervento che, ferma la destinazione d’uso produttivo-direzionale, trasformava un capannone costituito da uno spazio vuoto dedicato (o dedicabile) interamente alla logistica, mediante la creazione di ambienti chiusi da destinare a uffici e ad attività di tipo direzionale anche accessorio.

Secondo il TAR, che tale riconfigurazione determini un maggiore carico urbanistico rispetto ad un magazzino interamente dedicato a deposito è una circostanza da dimostrare, poiché una maggiore superficie commerciale comporta maggiore capienza e, dunque, anche un maggiore traffico di automezzi per il trasporto delle merci. Non v’è, invece, evidenza che una riduzione dello spazio a ciò dedicato, ma per usi comunque attinenti all’esercizio della suddetta attività, possa generare un maggior afflusso di persone e un più intenso utilizzo delle opere di urbanizzazione esistenti o la necessità di nuove opere.

Post di Alberto Antico – avvocato

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