Archive for month: Novembre, 2024

Impugnazione del provvedimento di calcolo degli oneri concessori e prescrizione

26 Nov 2024
26 Novembre 2024

Il TAR Veneto ribadisce che l’atto di imposizione del contributo di costruzione non ha natura autoritativa o pubblicistica, con conseguente possibilità per l’Amministrazione di modificarne i contenuti. L’unico suo limite è quello decennale di prescrizione.

Post di Alessandra Piola – avvocato

Read more

Scomputo degli oneri in sede di PUA

26 Nov 2024
26 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che, se è vero che l’art. 31, co. 11 l.r. Veneto 11/2004 e l’art. 86 l.r. Veneto 61/1985 consentono lo scomputo dal contributo di costruzione sia del valore delle opere di urbanizzazione primaria che secondaria realizzate dal lottizzante e che, dunque, una siffatta previsione all’interno della convenzione accessiva al PUA non sarebbe illegittima, cionondimeno, lo scomputo e, a maggior ragione, la misura dello stesso, non costituiscono un diritto per il lottizzante, essendo tale opzione rimessa all’ampia discrezionalità che connota le scelte di pianificazione e il cui rifiuto il Comune non è onerato di motivare.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Convenzione di lottizzazione scaduta, opere a scomputo già eseguite e nuova richiesta del Comune degli oneri di urbanizzazione

26 Nov 2024
26 Novembre 2024

Il TAR Veneto ha affermato che, qualora siano già state eseguite le opere di urbanizzazione a scomputo previste in una convenzione di lottizzazione ad opera del dante causa lottizzante, la richiesta di pagamento dei medesimi oneri di urbanizzazione avanzata dal Comune all’avente causa è illegittimo, in quanto privo di giustificazione economica.

Non rileva che la convenzione di lottizzazione, peraltro adempiuta, sia scaduta, ciò non elidendo che il pagamento degli oneri di urbanizzazione sia indebito e ingiustificato ex artt. 2033 e 2041 c.c. nel caso in cui il privato abbia già realizzato in proprio le opere di urbanizzazione con scomputo dei relativi oneri.

Si segnala che la questione è controversa in giurisprudenza, anche in seno al medesimo TAR Veneto.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Installazione di impianti a fonti rinnovabili in aree a destinazione industriale

25 Nov 2024
25 Novembre 2024

Segnaliamo che l'articolo 10 bis del decreto legge 1 marzo 2022, n. 17, come risultante dal testo coordinato dopo la sua conversione in legge, stabilisce quanto segue:

Art. 10-bis Installazione di impianti a fonti rinnovabili in aree a destinazione industriale

1. In deroga agli strumenti urbanistici comunali e agli indici di copertura esistenti, nelle aree a destinazione industriale e' consentita l'installazione di impianti solari fotovoltaici e termici che coprano una superficie non superiore al 60 per cento dell'area industriale di pertinenza.

2. Gli impianti di cui al comma 1 possono essere installati su strutture di sostegno appositamente realizzate.

Demolizione e ricostruzione in ZTO A

25 Nov 2024
25 Novembre 2024

Il T.A.R. Veneto ricorda che in ZTO A la demolizione e ricostruzione costituisce un intervento di ristrutturazione edilizia esclusivamente se la ricostruzione è fedele; in caso contrario, infatti, trattasi di nuova costruzione. Analogamente, per ovviare l’obbligo di PUA previsto dall’art. 2 bis c. 1 ter del T.U. edilizia, è necessario che lo strumento urbanistico generale consenta direttamente tale intervento edilizio.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

Read more

Principi utili in materia di opere di urbanizzazione

25 Nov 2024
25 Novembre 2024

Il TAR Sardegna ha affermato che le opere di urbanizzazione, con le quali il territorio viene reso idoneo all’uso insediativo previsto dagli strumenti urbanistici, condizionano il rilascio del PdC, in quanto il titolo autorizzatorio è subordinato all’esistenza delle opere di urbanizzazione primaria, o alla previsione da parte del Comune della realizzazione delle stesse nel successivo triennio, ovvero all’impegno degli interessati di procedere all’attuazione delle medesime contemporaneamente alla realizzazione dell’intervento oggetto del PdC (art. 12 d.P.R. 380/2001, cd. T.U. edilizia).

L’intervento dei privati può aversi, pertanto, secondo un duplice schema.

Da un lato, nell’ambito delle convenzioni di lottizzazione, che esprimono una forma di esercizio consensuale del potere pianificatorio, devono essere previste le opere di urbanizzazione che i lottizzanti si impegnano a realizzare, nonché il termine entro il quale le stesse saranno cedute gratuitamente al Comune (art. 28 l. 1150/1942).

Dall’altro, nelle ipotesi che prescindono da un PdL e da forme convenzionali di regolazione dei rapporti tra privato e P.A., si applica l’art. 16, co. 2 d.P.R. 380/2001.

Tale norma deve ritenersi espressione di un principio di carattere generale del sistema, in virtù del quale beni contraddistinti dall’essere destinati stabilmente ad un pubblico servizio (ossia l’urbanizzazione di una certa area e il suo sfruttamento in conformità agli strumenti di pianificazione) una volta venuti ad esistenza, devono essere acquisiti al patrimonio indisponibile, in modo da garantirne lo stabile asservimento e la destinazione al soddisfacimento delle esigenze della collettività. In questa logica, il legislatore del testo unico ha inteso colmare un vuoto di tutela che contraddistingueva il sistema, posto che la l. 1150/1942 regolamentava esclusivamente l’ipotesi in cui lo strumento convenzionale avesse posto a carico del Comune l’obbligo di acquistare le opere di urbanizzazione e le relative aree di sedime.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Opere di urbanizzazione che si vogliono far acquisire al Comune

25 Nov 2024
25 Novembre 2024

Il TAR Sardegna ha affermato che il trasferimento delle opere di urbanizzazione in capo al Comune e la conseguente presa in carico delle stesse sono oggetto di un obbligo inderogabile perché imposto dall’art. 28 l. 1150/1942, secondo cui le parti devono prevedere in convenzione il termine entro il quale dovrà avvenire la cessione gratuita delle aree interessate dalle opere di urbanizzazione in favore del Comune.

Nel caso di specie, sorgeva il problema della rete idrica e fognaria, in parte non collaudabile per problemi tecnici e in parte gravata da ipoteche a favore di terzi.

Il TAR ha specificato che compete al Comune porre in essere gli interventi di adeguamento e completamento degli impianti necessari ai fini della presa in carico e affidamento degli stessi al Gestore Unico, pur non essendo escluso che dette opere possano essere materialmente realizzate da soggetti privati, fermo restando che comunque rimane in capo al Comune la responsabilità di sovrintendere all’esecuzione degli interventi necessari, nonché, laddove necessario secondo la valutazione discrezionale dello stesso, di porre fine all’intervento dei privati in favore di altre soluzioni più efficienti e tempestive.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Opere di urbanizzazione che si vogliono far acquisire al Comune e condizioni dell’azione

25 Nov 2024
25 Novembre 2024

Il TAR Sardegna ha affermato la legittimazione e l’interesse al ricorso in capo ad ogni proprietario di immobili situati nella località cui si riferiscono le opere di urbanizzazione di cui si chiede l’acquisizione da parte dell’Ente pubblico.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Dimissioni dal Consiglio comunale: se un Consigliere cambia idea…

25 Nov 2024
25 Novembre 2024

Nel caso di specie, la metà più uno dei membri di un Consiglio comunale decideva di dimettersi.

Prima che venisse consegnato a mani l’atto di dimissioni collettive, per la protocollazione, uno di quei Consiglieri riusciva a far protocollare via PEC la revoca delle sue dimissioni.

La Prefettura e il Ministero dell’Interno ritenevano non raggiunta la maggioranza qualificata dei dimissionari e, per l’effetto, che il Consiglio comunale non andasse sciolto.

Il TAR Napoli ha condiviso questa tesi.

Le dimissioni del singolo Consigliere, al pari delle dimissioni collettive, sono assoggettate allo stesso rigore formale, legalmente contemplato. La legge esige la presentazione delle dimissioni, personalmente ovvero tramite delegato. L’Ente ha l’obbligo di assumere le dimissioni immediatamente al protocollo comunale, così da cristallizzare la situazione creatasi nonché l’effetto che ne consegue, in termini di irretrattabilità della volontà manifestata e di definitività della dichiarazione. Tra la presentazione delle dimissioni e la protocollazione si crea una simultaneità non parimenti garantita dall’inoltro con altro mezzo.

Post di Alberto Antico – avvocato

Read more

Rimessione della causa al primo giudice

23 Nov 2024
23 Novembre 2024

L’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha affermato che l’art. 105, co. 1 c.p.a., nella parte in cui prevede che il giudice amministrativo d’appello rimette la causa al giudice di primo grado se dichiara la nullità della sentenza, si applica anche quando la sentenza appellata abbia dichiarato inammissibile il ricorso di primo grado, errando palesemente nell’escludere la legittimazione o l’interesse del ricorrente.

A questo riguardo, si segnala che le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno affermato che, in tema di giurisdizione, a seguito dell’abrogazione dell’art. 353 c.p.c. (operante per le impugnazioni proposte dal 28 febbraio 2023), nel caso in cui la sentenza del giudice amministrativo di appello che abbia ritenuto esistente la giurisdizione del G.A. sia cassata in ragione dell’accertata giurisdizione del G.O., il giudizio deve essere riassunto avanti al giudice ordinario di appello, e non avanti a quello di primo grado, avendo inteso il legislatore della riforma limitare le ipotesi di remissione della causa al giudice di primo grado unicamente nei casi di violazione del contraddittorio.

Post di Alberto Antico – avvocato

sent. Cons. St., Ad. Plen. n. 16-2024

Cass., SS.UU. n. 23712-2024

© Copyright - Italia ius | Diritto Amministrativo Italiano - mail: info@italiaius.it - Questo sito è gestito da Cosmo Giuridico Veneto s.a.s. di Marangon Ivonne, con sede in via Centro 80, fraz. Priabona 36030 Monte di Malo (VI) - P. IVA 03775960242 - PEC: cosmogiuridicoveneto@legalmail.it - la direzione scientifica è affidata all’avv. Dario Meneguzzo, con studio in Malo (VI), via Gorizia 18 - telefono: 0445 580558 - Provider: GoDaddy Operating Company, LLC