Archive for month: Novembre, 2024

Creditore e rinuncia del diritto

23 Nov 2024
23 Novembre 2024

Il T.A.R. ricorda che la rinuncia al diritto del credito deve derivare da una manifestazione inequivocabile del soggetto creditore e, soprattutto, deve essere sorretta da una giustificazione razionale.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Comune in dissesto e giudizio di ottemperanza

23 Nov 2024
23 Novembre 2024

Il TAR Catania ha affermato che il ricorso per ottemperanza è generalmente ammissibile anche in ipotesi di dissesto del Comune, ove la P.A. debba, in forza del decisum, esercitare un potere di natura discrezionale non riducibile alla mera liquidazione di crediti di natura patrimoniale derivanti o meno da titolo giudiziario; per contro, ove sia in contestazione l’obbligo di emanazione dell’atto amministrativo che contempli il titolo di spesa, la competenza amministrativa e contabile resterebbe saldamente ancorata in capo all’organo straordinario per il divieto generale di esecuzione individuale e in forza del principio della par condicio creditorum.

Il giudizio di ottemperanza, anche nei confronti di un Ente in dissesto, resta ammissibile limitatamente alla coercizione di obblighi derivanti dal giudicato che impongano l’esercizio di attività amministrativa, non riducibile alla mera liquidazione di un credito di natura pecuniaria, ovvero che impongano anzitutto obblighi di facere (l’obbligo di restituzione o, in alternativa, l’acquisizione dell’immobile mediante valido titolo di acquisto ovvero tramite la procedura disciplinata dall’art. 42-bis d.P.R. 327/2001); l’Organo straordinario è invece eventualmente competente solo all’esito della scelta discrezionale (restituzione o acquisizione) che l’Ente in dissesto deve compiere e da cui dipendono anche la natura e l’entità delle conseguenti obbligazioni, di facere e di dare, queste ultime sole di competenza, anche amministrativa, della Commissione di liquidazione.

L’Organo straordinario di liquidazione non esprime valutazioni caratterizzate da discrezionalità amministrativa, ma mere valutazioni di ordine tecnico-contabile in sede di ricognizione della situazione debitoria dell’Ente.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Valutazioni della Commissione giudicatrice

23 Nov 2024
23 Novembre 2024

Il TAR Catania ha affermato che la valutazione delle offerte, così come l’attribuzione dei punteggi da parte della Commissione giudicatrice, è espressione dell’ampia discrezionalità tecnica riconosciuta a tale organo, così che le censure sul merito di tale giudizio sono sottratte al sindacato del G.A., eccezion fatta per quelle peculiari e limitate ipotesi in cui si ravvisi manifesta irragionevolezza, arbitrarietà, illogicità, irrazionalità o travisamento dei fatti.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Pubblici appalti: requisiti di partecipazione e requisiti di esecuzione

23 Nov 2024
23 Novembre 2024

Il TAR Catania, nel contesto di un giudizio sui pubblici appalti, ha distinto i requisiti di partecipazione da quelli di esecuzione: la mancanza di questi ultimi può tuttalpiù incidere sulla stipula del contratto, ma non certo determinare l’esclusione dell’operatore economico dalla gara.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Costo della manodopera nei pubblici appalti

23 Nov 2024
23 Novembre 2024

Il TAR Sardegna ha affermato che è preferibile riferire il costo della manodopera ai soli costi diretti della commessa, esclusi, dunque, i costi per le figure professionali coinvolti nella commessa in ausilio e solo in maniera occasionale secondo esigenze non prevenibili. L’obbligatoria indicazione dei costi della manodopera in offerta – e la correlativa verifica della loro congruità imposta alla Stazione appaltante – risponde all’esigenza di tutela del lavoro sotto il profilo della giusta retribuzione (art. 36 Cost.); serve ad evitare, infatti, manovre speculative sulla retribuzione dei dipendenti finalizzate a rendere l’offerta in gara maggiormente competitiva rispetto alle altre. Tale essendo la ratio della citata prescrizione, l’esigenza di tutela è avvertita solo e proprio per quei dipendenti impiegati stabilmente nella commessa, in quanto voce di costo che può essere variamente articolata nella formulazione dell’offerta per la specifica commessa; non è così, invece, per le figure professionali impiegate in via indiretta, che operano solo occasionalmente, ovvero lo fanno in maniera trasversale a vari contratti, il cui costo non si presta ad essere rimodulato in relazione all’offerta da presentare per il singolo appalto.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Il deposito tardivo di documenti nel processo amministrativo

23 Nov 2024
23 Novembre 2024

Il TAR Palermo ha affermato che l’art. 54, co. 1 c.p.a. ammette eccezionalmente la possibilità del Collegio di autorizzare, su richiesta di parte, la produzione tardiva di memorie e documenti, a condizione che sia comunque assicurato il pieno rispetto del diritto delle controparti al contraddittorio su tali atti, e sempreché la produzione nel termine di legge sia risultata estremamente difficile.

Quanto a tale ultima condizione, l’onere della relativa prova incombe sulla parte che invoca l’acquisizione dei documenti, fermo restando che la formazione tardiva del documento non deve comunque essere imputabile alla parte istante.

Post di Alberto Antico – avvocato

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Antenne e canone per l’occupazione di suolo pubblico

22 Nov 2024
22 Novembre 2024

Il T.A.R. Veneto ribadisce il proprio orientamento in merito ai canoni da applicare per l’occupazione di suolo pubblico con antenne.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Scioglimento società in accomandita semplice ed interruzione del processo

22 Nov 2024
22 Novembre 2024

Il T.A.R. Veneto afferma che lo scioglimento della società in accomandita semplice determina la mera apertura della liquidazione giudiziale, dato che è solo con la cancellazione dal registro delle imprese che si verifica l’estinzione della persona giuridica. Di conseguenza, il processo continua nei confronti di tale soggetto giuridico, non potendosi procrastinare ad nutum il rinvio dell’udienza pubblica di decisione in precedenza richiesto.

Post di Matteo Acquasaliente - avvocato

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Annullamento in autotutela di una procedura di gara già bandita, in vigenza del terzo codice appalti

22 Nov 2024
22 Novembre 2024

Il TAR Catania ha affermato che, in base all’art. 90 d.lgs. 36/2023, la decisione di non aggiudicare un appalto deve essere necessariamente comunicata e la medesima decisione deve essere, senza alcuna attenuazione, espressamente motivata anche nella fase antecedente alla aggiudicazione.

Alla luce dell’art. 5 d.lgs. cit., per il principio di buona fede anche prima dell’aggiudicazione sussiste un affidamento dell’operatore economico sul legittimo esercizio del potere e sulla conformità del comportamento amministrativo al detto principio: come emerge dalla relazione al codice, il senso della norma è quello di evidenziare che l’affidamento rappresenta un limite al potere amministrativo che può venire in considerazione sia in materia di diritti soggettivi che di interessi legittimi ed inerire, pertanto, anche ai rapporti connotati da un collegamento con l’esercizio del potere.

La caducazione della procedura – per altro a fronte di una posizione comunque differenziata relativa al partecipante alla selezione la cui offerta, seppur in via provvisoria, è stata ritenuta la migliore – deve trovare una solida motivazione.

Il principio della reciproca fiducia non può non confluire nel principio di trasparenza ed efficienza sub specie della anch’essa prevista celerità, di guisa che il comportamento delle stazioni appaltanti va relazionata alla assoluta rappresentazione, in qualunque fase, delle motivazioni che ne determinano l’operato e ciò ancor più laddove viene messa nel nulla una procedura avviata dalla medesima P.A. (con pregiudizio alla celerità dell’attività amministrativa), senza che la stessa, per altro, venga definitivamente caducata, ma eventualmente riproposta emendata da asseriti errori procedurali, che devono essere tali da dover necessariamente determinare l’impossibilità di concludere l’originario procedimento.

Post di Alberto Antico – avvocato

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I chiarimenti richiesti al concorrente dalla Stazione appaltante

22 Nov 2024
22 Novembre 2024

Il TAR Catania ha affermato che l’art. 101, co. 3 d.lgs. 36/2023 prevede espressamente che la Stazione appaltante possa sempre richiedere chiarimenti sui contenuti dell’offerta tecnica e dell’offerta economica e su ogni loro allegato, col solo limite che i chiarimenti resi dall’operatore economico non possono modificare il contenuto dell’offerta.

Post di Alberto Antico – avvocato

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