Il R.E.T. non è immediatamente applicativo
Il Consiglio di Stato conferma che le definizioni normative contenute nel Regolamento Edilizio Tipo (R.E.T.) che incidono sul dimensionamento dei Piani comunali non sono immediatamente applicative se l’ente locale non le ha ancora recepite nel termine previsto ex lege. La sentenza è particolarmente interessante perché, da un lato, ripercorre l’evoluzione normativa di tale strumento giuridico e, dall’altro lato, da atto dei contrapposti orientamenti giurisprudenziali circa l’immeditata applicabilità (o meno) del R.E.T.
Si ringrazia il prof. avv. Bruno Barel per la segnalazione.
Sul punto pubblichiamo anche un intervento tenuto dall'arch. Fiorenza Dal Zotto, dipendente comunale, in occasione del Convegno organizzato dalla Regione Veneto a conclusione del tavolo tecnico sul RET nel 2018.
InterventoDalZottoConvegno26marzo2018
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Condivido. Ne abbiamo parlato a lungo nel tavolo tecnico regionale organizzato proprio sul Ret. In assenza di variante urbanistica, il recepimento delle definizioni uniformi consiste nella semplice traduzione delle vecchie nelle nuove definizioni senza effetti sul dimensionamento. Poi quando il comune deciderà di lasciare le vecchie definizioni per sostituirle definitivamente con le nuove, allora necessariamente si avranno effetti sul dimensionamento e sarà necessario accompagnare questo cambiamento con la correlata variante urbanistica. Nella speranza che possa essere di aiuto, invio agli avvocati Meneguzzo e Acquasaliente una breve relazione esposta al convegno organizzato dalla Regione sul RET a conclusione del lavoro svolto dal tavolo tecnico (questione che mi riferiscono essere di particolare attualità nel comune di Venezia).
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